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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La Lega Nord pretende il candidato sindaco per Piacenza

Il segretario provinciale Pisani: «Il candidato del 2017 sarà sicuramente un leghista, altrimenti andiamo da soli». E se il candidato provenisse dal mondo imprenditoriale? «Vogliamo una persona vicina a noi»

Il candidato sindaco del centrodestra per Piacenza? «Sicuramente un leghista». Il Carroccio non molla l’ambizione di essere, per la prima volta, la guida del centrodestra piacentino. Sono proseguiti nelle ultime settimane i vertici tra Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia per decidere le candidature alle prossime elezioni Comunali, che vedono protagonisti comuni importanti come Fiorenzuola d’Arda e Rottofreno. Sul tavolo delle discussioni però ci è finito anche il comune di Piacenza: nel 2017 si voterà infatti per rinnovare l’Amministrazione, guidata dal 2012 dal centrosinistra con il sindaco Paolo Dosi.

«Siamo quelli che hanno più appeal nel centrodestra – afferma il segretario provinciale Pietro Pisani - e forse stiamo per diventare il primo partito a livello provinciale, perchè siamo vicini al Pd. Per questo il candidato sindaco sarà sicuramente un leghista. Altrimenti correremo da soli». Il partito sostiene a gran voce la voglia di tenere in pugno la leadership della coalizione che tenterà l’assalto a Palazzo Mercanti, dopo i tentativi andati a vuoto nel 2002 (con Guidotti), 2007 (con Dario Squeri) e 2012 (con Andrea Paparo, mentre il Carroccio corse autonomamente con Massimo Polledri).

La segreteria vuole prendere il timone della nave, mentre nel centrodestra qualcuno ancora pensa a soluzioni alternative provenienti dalla cosiddetta “società civile”.  La Lega, di fronte a una personalità forte senza legami con la politica, sposerebbe l’ipotesi di lasciare il ruolo di alfiere e candidato sindaco? «Per poter portare avanti le idee e le promesse che abbiamo fatto – prova a rispondere Pisani, senza sbottonarsi più di tanto - occorre che nella stanza dei bottoni ci sia uno che sappia mantenere le promesse fatte. Una persona molto vicina alla Lega». Insomma, Pisani fa capire di non prendere molto in considerazione l’idea di mettere al vertice un “civico” o un esponente della società piacentina fino ad oggi rimasto fuori dal recinto della politica, a meno che abbia un mezzo piede all'interno del partito guidato da Matteo Salvini. «Ci siamo incontrati con Forza Italia, anche con Fratelli d’Italia – ammette Pisani -, e c’è un buon rapporto. Tutti, più o meno, hanno seguito il nostro esempio, dando importanza ai rapporti piacentini, piuttosto che al filo diretto con Roma». Pietro Pisani-2

«L’unitarietà del centrodestra – gli fa eco Angelo Boledi, responsabile Lega per gli enti locali - si conquista con la condivisione dei valori e dei programmi. Per la Lega Nord di Piacenza, non c’è nessun “colpo da battere” da parte dei potenziali alleati, ma semplicemente condivisione di valori, di programmi e volontà di fare. E soprattutto niente prime donne. La Lega Nord è, da sempre, il movimento politico della gente comune, dei cittadini normali. Anche a Piacenza la Lega è quella di Salvini, quella del “prima i piacentini”. Quando parliamo di elezioni, ancor prima che di alleanze o di candidature per vincere, vogliamo parlare di cosa si possa e si voglia fare per il benessere e l’interesse dei nostri cittadini. Tutto ciò che  risulti ancorato ai vecchi principi di alleanze basate sulla spartizione del potere, da vecchia politica delle cariatidi non ci interessa. Così come il sostegno di certi “poteri forti “ dell’imprenditoria e della finanza, od altro ancora, che inevitabilmente passerebbero a chiedere il conto il giorno successivo alle elezioni. Vogliamo che i nostri eletti rispondano in primis a tutti i cittadini, al popolo dei nostri elettori, ai nostri simpatizzanti, ai produttori piacentini ed a tutte le persone per bene che ci chiedono più sicurezza, onestà e soprattutto interesse ai problemi del lavoro, della salute e del rispetto sociale. Con chi ci sta, coi giovani, con le donne, coi simpatizzanti della società civile, con i volti nuovi che certo non mancano a tutta l’area del centro destra piacentino. Lo spirito di servizio, la capacità, tanta buona volontà e l’onestà siano i motori della politica contemporanea a Piacenza, ciò che vogliono da noi i nostri elettori». La Lega, dopo i risultati piacentini alle ultime elezioni Europee e Regionali, vuole passare alla "cassa" e portarsi a casa la guida della coalizione di centrodestra.

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