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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

La maggioranza è convinta: «I rivi urbani sono di competenza del Comune»

Passa in Consiglio la proposta di delibera sulla proprietà e gestione dei rivi urbani di Piacenza, nonostante il parere contrario di tutti i dirigenti dell’ente. Le minoranze non partecipano al voto: «Poche certezze». Il sindaco: «Siamo dalla parte giusta»

RABUFFI (PC IN COMUNE): «UNA GRANDE RESPONSABILITA' PER L'ENTE»

Fortemente contrario si è dichiarato già in commissione Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune). «Non ci sono novità rispetto alla delibera sospesa del 2016. Si chiede come allora – ha sottolineato l’esponente della sinistra - di dare in carico i rivi all’ente come allora, non è Luigi Rabuffi-14-2cambiato nulla: nè le motivazioni dei proponenti, nè le contestazioni degli uffici del Comune. Però rispetto a 30 mesi fa siete voi che guidate l’Amministrazione, da ben due anni. E non ve ne siete occupati, finché Foti non vi ha svegliato. Siete “Foti-dipendenti” e non vedete l’ora di approvarlo per lui. Quindi è l’Amministrazione che deve pretendere dagli uffici le dovute spiegazioni, dovevate farlo in questi due anni. Uno dei due proponenti del 2016, Erika Opizzi, oggi è proprio assessore all’urbanistica. E ne sappiamo come allora della vicenda. I dirigenti del Comune trasferiscono la responsabilità patrimoniale degli atti che assumeremo oggi qui. Non sarà a costo a zero questa operazione, speriamo che ci abbiate pensato, perché i dirigenti questo impegno non se lo prendono. Ci stiamo addossando una grande responsabilità amministrativa e contabile – ha tuonato Rabuffi, prospettando una sua segnalazione alla Corte dei Conti - che non sarebbe nostra ma degli uffici. Oltre a evidenziare la spaccatura che c’è tra Giunta e dirigenti».

FOTI: «NEL 2002 IMPROVVISAMENTE SI CHIAMANO IN CAUSA I PRIVATI»

«Questa vicenda – ha risposto a Rabuffi il consigliere Tommaso Foti (Fratelli d’Italia) - non parte dal 2016, ma dal 1995-1996, quando viene sciolto il Consorzio dei rivi urbani. Nel 2002 – con sindaco Reggi e dirigente responsabile Taziano Giannessi – si dice improvvisamente ai privati che devono occuparsi della pulizia dei rivi. Non c’è però un solo atto che sancisca lo “stop” alla gestione comunale dei rivi». Per Foti è stato corretto condurre questa battaglia in Consiglio comunale. «Manca l’atto di indirizzo in questa vicenda, per questo siamo intervenuti in aula e non in Giunta». «Il Comune ha affidato la manutenzione ad Asm-Tesa-Iren e non ha più stanziato soldi da 24 anni, scaricando tutto sui cittadini, ovviamente, senza che si sapesse». «Noi vogliamo sgravare i contribuenti dalla spese di manutenzione – ha motivato il pieno appoggio di Forza Italia il capogruppo Sergio Pecorara - è una questione di correttezza degli atti. E chi compra casa in centro storico deve sapere cosa acquista, cosa c’è sotto la sua abitazione. «Piacenza è una città di acque – ha detto Nelio Pavesi (Lega) - e il Consorzio dei rivi si è sempre occupato della gestione dal 1928. Nel 2017 il Consorzio di Bonifica ha comunicato che si sente l’ente più idoneo a occuparsi della gestione delle acque cittadine senza far ricadere costi aggiuntivi sui cittadini». «È una promessa elettorale – ha rimarcato Francesco Rabboni (Fi) - che vogliamo mantenere: è giusto che si arrivi ad una presa di posizione».

 

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