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Scendono a 32 milioni di euro i costi della Regione

Nell'assemblea legislativa è stato approvato il bilancio di previsione 2015: giù la spesa del 10% e un taglio di -3,5 milioni ai costi della politica

Un costo complessivo dell’Ente pari a 32,062 milioni di euro (-10% rispetto ai 35,897 milioni di spese correnti sostenute nel 2014), di cui 31,253 di trasferimento dal bilancio complessivo della Regione. Un tetto di spesa annuale fissato anche per il 2016 e 2017. È il bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2016-2017 dell’Assemblea legislativa regionale, approvato oggi a larga maggioranza dall’Aula con i voti favorevoli di Pd, Sel, Lega Nord, Fi, Fdi e l’astensione M5s.

Continua dunque a diminuire il costo dell’Assemblea legislativa, grazie al taglio ai costi della politica (3,511 milioni di euro in meno quest’anno rispetto al 2014 per indennità dei consiglieri, fondi ai Gruppi, funzionamento degli organismi assembleari: Presidenza, Up, Commissioni) ma anche alla riduzione di numerose voci di spesa. Su tutte, il risparmio di 594 mila euro sulla logistica, attraverso la riduzione del 15% dei canoni d’affitto e delle spese per arredi, all’implementazione degli strumenti di dematerializzazione (e al conseguente abbattimento dell’utilizzo di carta) e alla definizione di dotazioni standard agli uffici e alle strutture speciali.

La quota di trasferimento dal bilancio della Regione è la stessa del 2014, pur in presenza di nuove esigenze, come il pagamento delle indennità di fine mandato ai consiglieri della scorsa legislatura (1,477 milioni), e di obblighi dovuti all’entrata in vigore dell’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni e degli enti locali (D.Lgs. 118/81, modificato dal D.Lgs. 126/14), che impedisce l’utilizzo dell’avanzo d’amministrazione, stimato in circa 3,798 milioni, per realizzare il pareggio di bilancio in sede preventiva. Inoltre, c’è stata l’eliminazione della riattribuzione al bilancio dell’Assemblea del residuo dell’anno precedente dei budget dei Gruppi (1,493 milioni nel 2014).

Altra novità contabile, il fatto che quest’anno le spese per il personale, sia per le strutture ordinarie che per quelle speciali, pari a 9,567 milioni, vengano imputate direttamente sul bilancio della Giunta, per una spesa totale a carico del bilancio della Giunta, come detto, di 31,253 milioni. Il costo dell’assemblea legislativa è dunque pari a 7 euro all’anno pro-capite per cittadino dell’Emilia-Romagna, sotto i 7,5, il tetto massimo previsto dalla legge regionale 11/2013 sul funzionamento dell’assemblea, testo unico che fissa il principio dei costi standard.

Nella relazione tecnica che accompagna il bilancio, si sottolinea infine che se le spese per le retribuzioni del personale fossero state direttamente registrate sul bilancio dell’assemblea, si sarebbe comunque verificata una riduzione di 2,154 milioni di euro del bilancio dell’Ente rispetto al 2014.

I principali contenuti del provvedimento economico sono stati illustrati dai consiglieri questori dell’ufficio di presidenza, Giorgio Pruccoli (Pd) eTommaso Foti (Fdi). Entrambi hanno sottolineato come nel lavoro sul bilancio si sia seguita «La parola d'ordine della "sobrietà": la netta riduzione dell’avanzo di amministrazione - hanno spiegato - costituisce un passo avanti significativo. Questo bilancio 2015 rappresenta un autentico assestamento a dimensione triennale, anche se non mancano ulteriori possibilità di conseguire risparmi nei prossimi esercizi, per esempio sugli affitti passivi». Inoltre, si è evidenziato che «a fronte di una riduzione così sensibile della spesa complessiva (auspicabile in tutte le assemblee regionali), si prevede comunque una crescita della qualità dei servizi e un investimento rilevante sulle attività rivolte alle scuole, in particolare su legalità e cittadinanza attiva».

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Fabio Rainieri (Ln), Yuri Torri (Sel), Luciana Serri (Pd) e Andrea Bertani (M5s). Quest’ultimo ha motivato l’astensione del suo gruppo, che non fa parte dell’ufficio di presidenza, con «La mancata discussione in sede di Commissione Bilancio di vari temi oggetto di possibili, ulteriori risparmi».

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