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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

«La Regione smetta di giocare a scaricabarile e tiri fuori i soldi promessi»

Matteo Rancan, consigliere regionale della Lega Nord torna a puntare il dito sul mancato rispetto degli accordi contenuti nel programma "Garanzia Giovani"

“Non solo parole ma fatti e atti concreti. Questo è quello che chiedono i tanti giovani che si sono visti sbattere la porta in faccia dalla regione nell’ambito del programma ‘Garanzia Giovani’. E questo è quello che chiediamo noi a Bonaccini”. Così Matteo Rancan, consigliere regionale della Lega Nord torna a puntare il dito sul mancato rispetto degli accordi contenuti nel programma ‘Garanzia Giovani’. “Che ora la giunta messa alle strette dica che la colpa è dell’Inps e del Ministero del Lavoro e che la macchina non deve essere fermata in alcun modo ci lascia l’amaro in bocca. Forse qualcuno in Giunta dimentica che è stato proprio l’esecutivo regionale prima a promettere l’investimento di risorse del proprio programma Fse 2014-2020 per dare continuità all’iniziativa finanziando in particolare i tirocini e poi a fare retromarcia comunicando che l’impegno non sarebbe stato rispettato. Una clamorosa inversione di marcia che mi ha portato a chiedere al presidente Bonaccini quali siano gli impedimenti presenti nell’attuale Convenzione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Inps tali da non garantire l’investimento di risorse del programma Fse. Visto che il Governo è a guida Pd esattamente come l'Emilia Romagna, la Giunta smetta di accampare scuse poco credibili e si adoperi alla svelta per risolvere il problema”. “ll Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile – spiega Rancan – consiste in uno stanziamento di fondi a favore degli Stati con tassi di disoccupazione giovanile superiori al 25%. Fondi da investire in attività di formazione, politiche attive di orientamento, sostegno e aiuti per l’inserimento nel mondo del lavoro. Proprio per questo – continua - l’Italia ha l’obiettivo di garantire ai giovani un’offerta di lavoro qualitativamente valida o un’assunzione con apprendistato o un tirocinio oppure il proseguimento degli studi, entro 4 mesi dall’inizio dello stato di disoccupazione o dal termine del percorso di studi formale”. “Invece i dati del centro studi Adapt certificano un fallimento del piano ‘Garanzia giovani’ in Italia. E quel che è peggio – continua Rancan – è che l’Emilia-Romagna risulta tra le Regioni in cui si verificano i maggiori ritardi nel pagamento della quota regionale di rimborso spese ai tirocinanti, pari al 70% dell’intero rimborso”. “Non è più il tempo di stare a guardare e di giocare allo scaricabarile. La regione – conclude – faccia qualcosa. I giovani di oggi sono gli uomini e le donne del domani. Non possiamo abbandonarli”.

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