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Giovedì, 25 Aprile 2024
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«La Regione vuole appiedare migliaia di cittadini»

Interrogazione dei deputati emiliani della Lega al ministro dell’Ambiente: «Dal 1° ottobre limitazioni e divieti per i veicoli Euro 4. Ma saranno penalizzate tantissime persone, soprattutto quelle in difficoltà che non possono comprarsi un’auto nuova, mentre si lascia circolare il trasporto pubblico, con bus vecchi e più inquinanti»

«La Regione Emilia Romagna vuole appiedare decine di migliaia di cittadini. Infatti, la Regione vuole limitare o vietare la circolazione ai veicoli Euro 4, diesel compresi, dal 1° ottobre, nei centri con oltre 30mila abitanti. E’ una scelta ingiusta che va a penalizzare i cittadini meno abbienti e chi non ha i soldi per comprare un’auto nuova. Potrebbe rendere la vita difficile a decine di migliaia di emiliano romagnoli che ogni giorno usano l’auto per andare al lavoro. Senza considerare che molti dei veicoli vecchi sono proprio quelli del trasporto pubblico attualmente in uso in Emilia Romagna. Quei bus paradossalmente sono molto più inquinanti rispetto agli standard imposti per i veicoli privati».

Lo afferma la deputata della Lega, Elena Murelli, che con leghisti i deputati dell’Emilia ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per sapere «se procedere ad una revisione dell’accordo al fine di pervenire ad una più equilibrata ponderazione dei contrapposti interessi di circolazione dei cittadini e di riduzione dell’inquinamento (indi di una maggiore salubrità dell’aria)». 

L’accordo nel mirino dei parlamentari leghisti è il Piano Integrato Aria Regionale 2020. Il Piano, ricorda Murelli nell’interrogazione, prevede che dal 1° ottobre 2018 al 31 marzo 2019 si applicheranno limitazioni alla circolazione di veicoli, con la novità che il divieto di circolare nei centri urbani dei comuni con più di 30.000 abitanti sarà esteso anche agli autoveicoli diesel Euro 4 (la cui vendita è vietata dal 1° settembre 2009), conformemente al “Nuovo Accordo per la qualità dell'aria nel bacino padano” (sottoscritto il 9 giugno 2017 dalle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte e dal ministero dell'Ambiente) che tuttavia prevede tempi più lunghi e ragionevoli per i veicoli Euro 4, il cui divieto di circolazione dev’essere introdotto entro il 1° ottobre 2020.

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