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«La riqualificazione di piazza Cittadella e Casali non fa gli interessi della città»

La petizione di 150 piacentini all’Amministrazione, che chiedono di bloccare il progetto del parcheggio interrato: «Costi spropositati che causeranno danni irreparabili per il valore storico culturale di Piacenza. Ecco perché»

Centocinquanta cittadini ci mettono la faccia e la firma e diffidano il Comune di Piacenza dal proseguire il percorso del progetto di trasformazione urbanistica di piazza Cittadella e piazza Casali, per la costruzione di un parcheggio sotterraneo e la demolizione e ricostruzione del mercato coperto. Il gruppo di cittadini chiede di non approvare il progetto, rifacendosi ai pareri ravvisati dalla “Consulta Territorio Frazioni e Sviluppo Economico”, che «evidenzia gravi irregolarità degli atti e dell’iter della pratica in oggetto, rispetto alle norme vigenti in materia di tutela dei beni culturali e di procedimento amministrativo degli appalti di opere pubbliche». Una serie di argomentate osservazioni e proposte alternative, ad avviso dei cittadini più coerenti con la tutela dell’interesse generale e dei valori storico-artistici delle due piazze rispetto agli scopi e ai contenuti del progetto approvato dal Comune, sono state rivolte all’Amministrazione Comunale, ai competenti Uffici periferici del Mibact e, per informazione e discussione, alla cittadinanza, a partire dal 2013, ma «tali osservazioni e proposte non sono mai state valutate con attenzione».

Il gruppo di cittadini ritiene che si stiano causando «irrimediabili danni per i valori storico-artistici e urbanistici della città, che per le finanze pubbliche». «L’inadeguata valutazione della preminenza dell’interesse generale - aggiungono - ha consentito sia costi dell’opera sproporzionatamente alti rispetto al servizio di parcheggio pubblico contrattualmente previsto per la città, sia l’allungamento a posteriori dei tempi di progettazione che ha, di fatto, modificato i termini contrattuali, favorendo la società appaltatrice rispetto alle altre società concorrenti alla gara d’appalto». Critiche alla Giunta per la sua decisione di portare avanti l’iter. «L’Amministrazione in carica, contraria a quest’opera durante la campagna elettorale, ora la approva per non incorrere nella penale prevista dal contratto. Senza peraltro rendere pubblica l’entità della penale stessa, né raffrontarla con gli introiti della società appaltatrice, dal 1° gennaio 2013 a oggi, per la gestione dei parcheggi blu e senza dare conto di una valutazione ineludibile e, cioè, quale sia il bene pubblico più grande da salvaguardare: il valore storico artistico delle piazze Cittadella e Casali o l’esborso, probabilmente contenibile attraverso un accordo bonario, per il pagamento della penale?». «Invitiamo perciò l’Amministrazione – si conclude la missiva dei 150 cittadini - ad interrompere l’iter dell’intervento di demolizione e costruzione in Piazza Cittadella e in Piazza Casali e a riconsiderare l’intera operazione al fine di meglio salvaguardare gli interessi della città e dei cittadini ed evitare danneggiamenti di beni pubblici, attraverso l’elaborazione di un nuovo progetto di tipo conservativo, di valorizzazione dei beni storici, culturali e paesaggistici presenti sopra e sotto il suolo».

 

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