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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Gossolengo

«”Strano" incendio quello di Caratta», la Lega Nord risponde a Ghillani e Cgil

Il segretario Pietro Pisani e Giampaolo Maloberti difendono il Carroccio, accusato di aver sfruttato la vicenda profughi a Caratta di Gossolengo per scopi elettorali. Pisani: «Il sindaco sapeva da tempo del loro arrivo. La Cgil ha aperto un ufficio in Tunisia apposta per far arrivare immigrati»

La Lega Nord risponde alle riflessioni del sindaco di Gossolengo Angelo Ghillani e della Cgil. Da queste due parti è arrivata l’accusa, nei confronti del Carroccio, di aver sfruttato la vicenda dei profughi – in particolare negli ultimi giorni quelli che dovrebbero essere ospitati a Caratta, frazione di Gossolengo – per fini elettorali. E di consensi la Lega nel Piacentino ne ha presi. «Il 26 di novembre 2013 -  ricorda un polemico segretario provinciale Pietro Pisani, a cui non è andata giù qualche dichiarazione - precisamente un anno fa, la Cgil aprì un ufficio in Tunisia per aiutare i lavoratori tunisini a venire in Italia e trovare lavoro. Non abbiamo bisogno di quei lavoratori, abbiamo già un sacco di disoccupati italiani. La Cgil ha investito su questo ufficio così come in altre iniziative perché ci sono interessi a far arrivare i disperati da noi. Questi pensano di trovare subito un lavoro e un’accoglienza, fanno il segno della vittoria quando sbarcano: poi si trovano in una situazione disastrosa. Coloro che li chiamano e ce li impongono, hanno una responsabilità gravissima, finanziano flussi migratori incontrollabili. Hanno responsabilità le organizzazioni umanitarie – anzi, disumanitarie – che lucrano sulla pelle di questa gente, che spingono per mantenerli qui a non far niente tutto il giorno. Vorrei ricordare a questi signori che ci attaccano, comprese anche alcune associazioni cattoliche, che Gesù cristo ha cacciato i mercanti dal tempio: ne abbiamo abbastanza di tutto questo. Questa gente non sa di politica, non capisce cosa sta succedendo».

«Non ci piacciono le dichiarazioni di Cgil – prosegue Giampaolo Maloberti - e del sindaco di Gossolengo Ghillani: secondo lo dichiarazioni del primo cittadino avremmo sfruttato la vicenda dei profughi a Caratta per fini elettorali. Salvini ha solo interloquito con alcuni abitanti della frazione, è stato proprio Ghillani a non aver parlato tanto con la gente e ad aver informare tardi la popolazione. A noi ci risulta che sapesse da tempo dell’arrivo: forse ha giocato sull’effetto sorpresa, dicendo che era una cosa improvvisa. La prefettura inoltre rifiuta il confronto con il neonato comitato di cittadini di Caratta: a loro è stato negato fino ad oggi un colloquio». Maloberti spende due parole anche per l’incendio di lunedì mattina. «È ovvio che ogni gesto violento è da condannare: l’abbiamo provato sulla nostra pelle ultimamente cosa significa, non si può scendere a quei livelli. L’incendio si è sviluppato alle otto e mezza del mattino, è stato un po’ “strano”, si vedrebbe se qualcuno incendia degli pneumatici su una casa posta sulla strada. Informo però che c’è un decreto ministeriale che stabilisce che i profughi devono essere ripartiti sul territorio provinciale in base al numero degli abitanti dei paesi. Per fare un esempio, a Fiorenzuola potrebbero essere ospitati fino a 11 profughi, a Rivergaro 6. Rimane ancora da capire perché siano tutti concentrati in tre località: Pontedellolio, Piacenza, Calendasco».

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