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Le "Sardine" arrivano a Fiorenzuola contro Matteo Salvini

Il movimento spontaneo nato a Bologna e diffusosi a macchia d’olio in tutta Italia, ha lanciato l'appello sui social: le "Sardine" scenderanno in piazza alle 18 in piazzale Taverna

Le "Sardine" scenderanno in piazza a Fiorenzuola. Il movimento spontaneo nato a Bologna e diffusosi a macchia d’olio in tutta Italia, definito anche il "nemico più pericoloso di Salvini", hanno lanciato l'appello sui social per una reunion di protesta all'arrivo del segretario della Lega nel capoluogo della Valdarda. Lui arriverà a Fiorenzuola intorno alle 19 di domencia 24 novembre. Le "Sardine" scenderanno in piazza un'ora prima, alle 18, in piazzale Taverna. "Niente simboli e bandiere, domenica ci sarà spazio per tutti" - scrivono.

Il caso dell'insegnante del Mattei non ha fatto altro che esacerbare gli animi alla vigilia di questa manifestazione. Anche 

RETE DEGLI STUDENTI EMILIA ROMAGNA: «LA SCUOLA NON SI LEGA, SIAMO TUTTE SARDINE»

«Se pensavamo che la scuola fosse una roccaforte dove le idee potessero circolare senza subire ripercussioni ci sbagliavamo». È notizia di oggi la dichiarazione di un professore del Mattei del comune di Fiorenzuola che esprime su Facebook la sua opinione sulla manifestazione delle Sardine a Piacenza, intimidendo i suoi studenti a partecipare. «Non è ammissibile che la scuola sia un luogo dove gli studenti devono avere paura e rischiare la propria carriera scolastica per le opinioni politiche dei professori», dichiara Alexander Fiorentini, Coordinatore della Rete degli Studenti Medi Emilia Romagna e Portavoce Nazionale delle Consulte Studentesche. «È necessaria una posizione forte da parte di tutte le Istituzioni del nostro territorio nel sollecitare il Ministero dell'Istruzione a prendere drastici provvedimenti.  Chi scrive che si riconosce negli atteggiamenti e nelle parole "fascistoidi" minacciando sanzioni per chi la pensa diversamente non può insegnare nella scuola pubblica italiana. Il fascismo non è un'opinione, è fuori dalla Costituzione», conclude Fiorentini. Continua Chiara Brogi, Rete degli studenti Medi di Piacenza: «C'è bisogno di una risposta immediata da parte degli studenti piacentini, dei docenti e dell’ufficio scolastico provinciale. Saremo in tutte le piazze a manifestare pacificamente e democraticamente avendo la libertà di dissentire, avere opinioni, rivendicare i nostri diritti di studenti e cittadini. Come rappresentante di Consulta proporrò ai rappresentanti degli studenti di attivare ancora più progetti di educazione civica, approfondimento della Costituzione, iniziative contro razzismo e xenofobia. Speriamo di avere il massimo sostegno da parte dei nostri docenti».

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