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Il Carroccio: «Reggi intervenga in difesa dei precari piacentini»

Lega Nord e Fratelli d'Italia commentano la situazione dei docenti precari piacentini: «C'è un esodo di docenti da sud a nord, la situazione è vergognosa»

La segreteria provinciale della Lega Nord interviene in favore dei docenti precari piacentini, letteralmente svantaggiati da una norma che consente, a differenza del passato, di cambiare graduatoria. «Come al solito il governo di Roma – afferma una nota del partito leghista - agisce usando due pesi e due misure nei confronti degli insegnanti, non tenendo conto delle differenze territoriali. È in corso un vero e proprio esodo da sud verso nord che ha causato l'estromissione dei docenti storici piacentini dalla possibilità di essere assunti in ruolo e, nella stragrande maggioranza dei casi, anche la mancata convocazione per il conferimento di incarico. Gli stessi docenti precari iscritti alle Graduatorie ad Esaurimento della Scuola della Provincia di Piacenza hanno definito l'attuale sistema come "deleterio" puntando il dito contro "i trasferimenti di personale". E' così scattata una vera e proprio ricerca, soprattutto da parte dei docenti proveniente dal sud italia, delle province migliori in cui spostarsi, fregando però così letteralmente gli insegnanti locali. Visto che l'ex Sindaco di Piacenza Roberto Reggi ha un ruolo importante nel governo proprio nel settore istruzione, è suo dovere intervenire per salvaguardare tanti insegnanti piacentini scavalcati da decine e decine di persone provenienti dalle regioni del sud Italia. Tanto per fare un paio di esempi, a Milano nella scuola primaria tutti i posti fino al 237 sono occupati da insegnanti che arrivano da fuori ed in provincia di Lucca, dieci degli undici immessi in ruolo saranno siciliani, calabresi e campani. Questo è uno dei metodi subdoli con cui da molti decenni il governo di Roma tenta di rafforzare l'Unitá d'Italia, che è avvenuta sulla carta ma mai realmente nei fatti: superando e non rispettando le differenze territoriali si spediscono centinaia di docenti meridionali nelle scuole del Nord, non tenendo conto anche delle evidenti difficoltà che poi si riscontrano. Attendiamo presto un provvedimento che metta un freno a questo vergogna, auspicando una soluzione definitiva a questo problema, e cioè i concorsi pubblici regionali».

Caos graduatorie, Fratelli d’Italia a Reggi: «Se c’è, batta un colpo». «Il Decreto – ricorda la segreteria provinciale di Fratelli d’Italia - del Ministro dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca n. 356 del 24 Maggio 2014 che ha permesso lo scorrimento delle graduatorie per i "non-vincitori" di concorso, ha rappresentato l'ennesima beffa per i docenti inseriti - da anni - nelle graduatorie ad esaurimento (G.E) per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado. In particolare la “beffa” riguarda coloro che figurano nelle graduatorie dei docenti abilitati SSIS: persone laureate  e dichiarate idonee all’insegnamento, dopo un lungo percorso che prevedeva un esame per l’accesso a specifiche scuole di specializzazione universitarie (SSIS - Scuole di Specializzazione per la Formazione degli insegnanti della Scuola Secondaria), la frequenza obbligatoria ad un corso di studi della durata biennale e un costo fino a 2.500 euro (solo di iscrizione) per ogni classe di concorso. La conclusione del percorso di formazione prevedeva il superamento di specifici esami, un tirocinio di affiancamento a docenti nelle scuole e la stesura di una tesi propedeutica ad un esame finale.  I dichiarati idonei SSIS  vennero, quindi, inseriti in una graduatoria in attesa della collocazione “in ruolo”, le stesse graduatorie che l’attuale Governo vuole far passare in secondo piano rispetto all’ultimo concorso bandito nel 2012 (Ministro Profumo) che, si noti bene, non prevedeva una graduatoria di abilitati ma solo un numero di vincitori stabilito nel bando stesso. Espletato il concorso, oggi quel bando viene modificato con il detto decreto, permettendo l’assunzione a tempo indeterminato anche dei non vincitori (dichiarati  - per legge - idonei). Ancora una volta si sono cambiate le regole del gioco: si assumono persone risultate “non idonee” a spese di docenti che l’idoneità invece l’hanno conseguita e da anni. Come se ciò non bastasse, a seguito del nuovo sistema di inserimento nelle graduatorie “a pettine”, ogni docente abilitato può non fare più riferimento soltanto alla propria provincia ma scegliere di entrare nella graduatoria di una qualsiasi provincia italiana. I precari del Sud, che  hanno avuto meno possibilità di trovare una collocazione a causa dei tagli agli organici per le perequazioni con il Nord, ha quindi fatto richiesta di inserimento nelle graduatorie ad esaurimento delle regioni del Nord, ai danni dei colleghi delle dette regioni. Insomma, non si è mai vista una situazione simile, come quella creta dal Governo Renzi. Anche a Piacenza, le dette vicende stanno determinando fondate proteste da parte dei docenti che qui sono nati. Sottosegretario Roberto Reggi: se c’è, batta un colpo!».

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