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Lega Nord: «Non scuciremo un centesimo per pagare un’azienda come Seta»

Il Carroccio replica all’intervento del Partito Democratico: «Votammo la fusione, ma dietro precise garanzie, non rispettate»

«Non scuciremo un centesimo dei cittadini per pagare un’azienda nata da una scellerata fusione voluta dalla Regione e la cui classe dirigente ha fallito e ha mancato tutti gli obiettivi. La responsabilità del caos trasporti non è dei Comuni che protestano, legittimamente, ma di un governo che ha affamato gli enti locali e, con la riforma Delrio, ha ridotto la Provincia a un ente svuotato di competenze e impossibilitato a erogare servizi essenziali e a effettuare investimenti. Il caos trasporti è responsabilità unica del Pd». Il segretario provinciale della Lega Nord, Pietro Pisani e l’ex consigliere provinciale Giampaolo Maloberti replicano al consigliere regionale Gianluigi Molinari e al segretario Pd Loris Caragnano e difendono i sindaci che, per protesta, hanno scelto di non compartecipare alle erogazioni a favore del tpl.

«Durante l’amministrazione Trespidi fu la Lega Nord a promuovere e ottenere che venissero stanziati 200mila euro all’anno per abbassare le tariffe degli abbonamenti studenti. La Provincia governata anche dalla Lega Nord non solo non ha chiesto un centesimo ai Comuni, ma ha addirittura previsto un fondo per calmierare il costo degli abbonamenti. Con la gestione Pd si ritorna al solito ritornello della sinistra: balzelli, tasse, nuovi costi per i cittadini e i Comuni». «È vero che la Lega ha votato a favore della fusione per incorporazione di Tempi in Seta, nessuno lo nega. Ma dietro precise garanzie. Una di queste era un graduale ma sostanziale rinnovo del parco autobus. Il miglioramento non è però avvenuto: oggi sulle strade della provincia circolano vecchie carrette altamente inquinanti, alla faccia dell’ammodernamento promesso dall’allora assessore Peri, artefice dell’operazione Seta. Ora chiediamo quindi che a pagare il contributo chiesto ai sindaci sia chi per primo ha voluto questo carrozzone, ovvero la Regione”. 

Quanto alla proposta di puntare su privatizzazioni, “parliamo di esperienze che in alcune tratte della Valtrebbia e della Valnure sono già realtà da anni”.  E sul personale: “Il Pd la smetta di farsi finto paladino dell’occupazione dopo che per anni ha lasciato autisti e controllori in balìa di violenti e dei tanti immigrati responsabili di aggressioni a bordo”. “Il Pd, che governa la Regione, la Provincia e il maggior Comune del territorio - conclude Pisani -, ha il timore che un’eventuale fallimento dell’azienda Seta dimostri la totale incapacità dei loro amministratori e si premura di attaccare per tacitare l’opposizione come avviene nei peggiori regimi totalitari. Pertanto i consigli di Caragnano e Molinari li rispediamo al mittente; qualora ne dovessimo sentire la necessità saremo noi ad interpellarli».

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