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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lega: sulla moschea non risultano autorizzazioni di cambio d'uso

Maurizio Parma, consigliere regionale della Lega Nord, invia un'interrogazione alla Giunta della Regione, per verificare se davvero non siano state chieste le necessarie licenze previste dalla legge per l'apertura della moschea sulla Caorsana. Per l'Amministrazione comunale "non risultano autorizzate richieste di cambio d'uso per il capannone"

Moschea di via Caorsana ancora sotto i riflettori. Dopo l'inaugurazione dello scorso 29 marzo avvenuta a porte chiuse, Maurizio Parma, consigliere regionale della Lega Nord ha presentato un'interrogazione alla Giunta della Regione affinchè verifichi se davvero non siano state chieste le necessarie licenze previste dalla legge.

È necessario, ha detto l'esponente del Carroccio, individuare le responsabilità di chi avrebbe eventualmente permesso l'apertura della moschea senza le adeguate autorizzazioni. Maurizio Parma, due giorni prima dell'apertura del luogo di preghiera (all'interno di un capannone industriale), aveva già auspicato “la necessità di precisi controlli e verifiche nonché l’individuazione dei responsabili – a livello delle istituzioni locali – che hanno reso possibile l’apertura della moschea senza alcun accertamento preventivo”.

Poi ha ribadito che occorre “mettere ordine in questa materia, con precise regole e con un atteggiamento responsabile e determinato”. Non è la regola che centri culturali islamici si trasformino da un giorno all'altro in moschee, ha lasciato intendere.
  Servono precise regole e un atteggiamento responsabile e determinato  

“Invito l’amministrazione cittadina  e quella provinciale a compiere una seria ricognizione, visto che la competenze è loro, valutando e facendo conoscere a tutti i cittadini le loro decisioni che hanno risvolti sotto diversi profili, di opportunità, di sicurezza nonché naturalmente di carattere amministrativo e urbanistico. Ciò non toglie che quello che è appena accaduto è particolarmente grave ed è indice di una incapacità delle amministrazioni locali di far fronte a queste problematiche” ha concluso Parma.
  E' difficile garantire il corretto equilibrio tra l’esercizio della libertà religiosa e il rispetto dei nostri principi costituzionali  

A Parma dà manforte anche il collega della Lega, Massimo Polledri: "Sicuramente è difficile garantire il corretto equilibrio tra l’esercizio della libertà religiosa, costituzionalmente garantita, e il rispetto dei nostri principi costituzionali e di civiltà". Polledri ha poi sollevato il problema delle licenze, che sembrano mancanti. "Peraltro, non risulta nessun documento in cui i rappresentanti della moschea aderiscono a documenti ufficiali del Ministero volti al rispetto delle leggi italiane e di verifica circa la provenienza dei fondi a loro disposizione".

"E in tal senso” continua l'esponente del Carroccio “sollecito le amministrazioni locali a verificare ogni autorizzazione, nonché opportunità, di aprire una moschea in un territorio che ha visto, in questi ultimi anni,  le forze dell'ordine impegnate attivamente contro il terrorismo internazionale”.

Intanto giovedì in Prefettura è previsto un nuovo incontro per stabilire con chiarezza quale sia la destinazione d'uso del capannone: se luogo di culto o centro culturale.
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