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Levoni: «L’Orchestra Cherubini non valorizza abbastanza Piacenza»

Il consigliere dei Liberali Piacentini presenta un’interrogazione: «Non si riscontrano ricadute positive d’immagine per Piacenza, ma solo oneri e costi oltre che mancati introiti»

I Liberali Piacentini tornano all’attacco. Il consigliere comunale Antonio Levoni ha presentato un’interrogazione per sapere se sia possibile rivedere la partecipazione del Comune di Piacenza nella Fondazione Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Onlus, «al fine di riconoscere alla nostra città e alla Fondazione Teatri di Piacenza il giusto ruolo che compete loro rispetto a quello marginale che fino ad oggi la Fondazione Cherubini ed il suo direttore Riccardo Muti ci hanno assegnato». Il tema è noto: già diversi mesi fa in commissione cultura si è discusso del legame tra il Comune e la Cherubini. Secondo molti consiglieri l’orchestra – agevolata nella sua attività dall’ente – non valorizza a sufficienza la nostra città. Lo stesso Levoni sottolinea che «Non riscontra ricadute positive d’immagine per la nostra Piacenza, ma solo oneri e costi oltre che mancati introiti».

La Fondazione Teatri di Piacenza dall'anno della sua costituzione – il 2010 - ha sempre assicurato alla Fondazione orchestra Giovanile Luigi Cherubini la possibilità di utilizzo della Sala dei Teatini per le prove, oltre all'utilizzo in esclusiva di un ufficio destinato al personale della Fondazione medesima ubicato al secondo piano della zona uffici del Teatro Municipale. «Risulterebbe – spiega Levoni nell’interrogazione - che per le concessioni sopra indicate non sia mai stato corrisposto alcunché alla Fondazione Teatri di Piacenza. In ordine al costo inerente l'utilizzo dell'ufficio, sarebbe utile cercare di quantificare gli oneri ricadenti sulla Fondazione Teatri definendo i costi reali sostenuti per spese di luce, gas e utenza telefonica, oltre che il mancato introito generato dalla concessione in uso gratuito dell’ufficio».

«Nel corso del 2017 la Fondazione Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha utilizzato la Sala dei Teatini per complessive 27 giornate. Nel corso del 2018 la Fondazione Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha utilizzato la Sala dei Teatini per 20 giornate ed ulteriori 8 giornate di utilizzo del Salone degli Scenografi per audizioni. Analizzando il regolamento “Criteri e tariffe per l'autorizzazione all'uso temporaneo delle Sale del Teatro Municipale e Teatini” risulta che per l’anno 2018: il mancato introito del canone d’uso per le 20 giornate di utilizzo della sala dei Teatini è pari a 10mila euro (il regolamento espressamente prevede che il canone d'uso per la Sala dei Teatini sia di mille, ridotti a 500 euro per le Onlus). Le spese forfettariamente sostenute dalla Fondazione Teatri di Piacenza per consentire l’uso della Sala (considerando la media di 600 euro a giornata per luce, riscaldamento, pulizia e personale di sala e tecnico) sembra corrispondano a 12mila euro. Il mancato introito del canone d’uso per le 8 giornate di utilizzo del Salone degli Scenografi è pari ad 800 euro che i costi vivi sostenuti dalla Fondazione Teatri di Piacenza per consentirne l’utilizzo sono pari ad 1.600 euro (considerando la media di 200 euro a giornata per luce, riscaldamento, pulizia e personale di sala)».

«Occorre poi considerare il notevole impiego – rileva Levoni - che la Fondazione Teatri di Piacenza ha in questi anni fatto dell'Orchestra Antonio Levoni-4Giovanile Luigi Cherubini come di seguito specificato: nel corso del 2014 sono stati corrisposti all’Orchestra Cherubini complessivamente 114mila euro, nel 2015 104.500, nel 2016 40mila, nel 2017 40mila, nel 2018 133.780. Si evidenzia inoltre che nonostante la Fondazione Teatri di Piacenza si accolli tutti i costi sopra meglio specificati per consentire all’orchestra di provare ed al suo personale tecnico di operare, nessuno “sconto” è mai stato applicato alla nostra Fondazione Teatri per l’esibizione dell’Orchestra stessa a Piacenza».

Il consigliere si rivolge al sindaco Barbieri. «Credo sia oggi indispensabile che l’Amministrazione comunale dia indicazioni precise in ordine alla modalità di gestione dei rapporti con la Fondazione Orchestra Giovanile Luigi Cherubini – soprattutto per capire se si intenda proseguire nella scelta di sostenere tutti i costi connessi alla presenza dell’Orchestra a Piacenza, specie per prove ed audizioni che nessun legame hanno con la stagione di lirica e concertistica della Fondazione medesima.

Deve essere dall’Amministrazione comunale risolto il “problema” del proprio rappresentante all’interno del Consiglio Direttivo della Fondazione Orchestra Giovanile Luigi Cherubini dal momento che, da quanto è dato conoscere, dall’insediamento dell’Amministrazione Barbieri il Comune di Piacenza non è mai stato convocato, nonostante le ripetute richieste formulate dal funzionario comunale competente. Considerato inoltre che il maestro Riccardo Muti esibendosi alla Direzione dell’Orchestra Cherubini non ha mai speso una parola di elogio o di riconoscenza nei confronti della nostra Città che da tanti anni lo ospita e gli permette di utilizzare la splendida sala dei Teatini ed all’occorrenza il Salone degli Scenografi».

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