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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Limitazioni del traffico. Pollastri: “Prevenire l’inquinamento anziché aumentare i divieti”

“La nostra Regione – spiega l’azzurro – ha confermato la tradizionale linea di blocchi e divieti per contrastare lo smog: da ieri è diventato operativo il nuovo Accordo “Liberiamo l’aria” che rimarrà in vigore fino a marzo e che conferma le limitazioni alla circolazione dei mezzi più inquinanti dal lunedì al venerdì, i “giovedì senz’auto”, le domeniche ecologiche e la diffusione o l’allargamento delle Ztl.”

“L’Italia è il Paese in Europa con più Zone a Traffico Limitato (Ztl), ma non sembra che l’inquinamento dell’aria negli ultimi anni non sia diminuito”, lo dice Andrea Pollastri (PdL) sulla base di una ricerca condotta a livello europeo da AlixPartners dal titolo “Quali prospettive di sviluppo per la mobilità sostenibile e per l’auto elettrica”, dalla quale risulta che in Italia faticano a prender piede alcuni sistemi di mobilità “eco-friendly” quali il “car sharing” o l’auto elettrica, mentre proliferano i blocchi del traffico: in Italia vi sono 103 Ztl, 43 in Germania, 13 in Gran Bretagna e 6 in Francia.

“La nostra Regione – spiega l’azzurro – ha confermato la tradizionale linea di blocchi e divieti per contrastare lo smog: da ieri è diventato operativo il nuovo Accordo “Liberiamo l’aria” che rimarrà in vigore fino a marzo e che conferma le limitazioni alla circolazione dei mezzi più inquinanti dal lunedì al venerdì, i “giovedì senz’auto”, le domeniche ecologiche e la diffusione o l’allargamento delle Ztl.”

“Queste restrizioni – prosegue - oltre a non essere particolarmente efficaci nella diminuzione dell’inquinamento dell’aria, lo confermano anche i dati sugli sforamenti dello scorso anno, comportano notevoli disagi per i cittadini e per le attività commerciali, già provate dalla difficile congiuntura.”;

“Lo ha ben capito la Lombardia – afferma ancora – la quale, differentemente dall’Emilia-Romagna, non ha punta sui divieti, per altro comunque presenti, bensì sulla promozione di comportamenti virtuosi utili a prevenire la produzione dell’inquinamento, come, ad esempio, l’ammodernamento e razionalizzazione del trasporto merci, lo sviluppo della “City logistic”, la sostituzione dei veicoli commerciali, privati, di trasporto pubblico e taxi obsoleti, la diffusione di stili di guida a basso consumo, l’incentivazione ai veicoli elettrici o alimentati a metano, GPL, biometano e idrogeno, l’appoggio a politiche del lavoro a mobilità sostenibile (mobility management, telelavoro, ecc.), oltre alla costruzione di nuove piste ciclopedonali. Tutto ciò senza contare le misure dirette al risparmio energetico e alla lotta al controllo delle emissioni industriali.’

“Auspico – chiosa il Consigliere Regionale che anche la nostra Regione voglia rivedere la propria posizione, per questo ho chiesto con un’interpellanza se si intenda modificare l’Accordo “Liberiamo l’aria” prediligendo gli interventi preventivi rispetto a quelli restrittivi del traffico.”

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