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Lori in commissione: «Oltre 300mila euro per aiutare le donne vittime di violenza»

Nella fase di emergenza sanitaria le telefonate ai centri antiviolenza sono diminuite drasticamente. Eletti i due vicepresidenti: Marilena Pillati (Pd) e Simone Pelloni (Lega)

Nella fase iniziale del coronavirus le telefonate ai centri anti violenza sono calate drasticamente. Da lì, è scattata subito l'emergenza e il livello di attenzione è salito ai massimi livelli. Perché le donne vittime di violenza, costrette in casa con i loro carnefici, non potevano più mettersi in contatto con i centri. Che la Regione Emilia-Romagna ha deciso di lasciare aperti. Questo è il succo dell'informativa dell'assessore alle Pari Opportunità Barbara Lori in commissione Parità, presieduta da Federico Alessandro Amico, in cui sono stati eletti vicepresidenti Marilena Pillati (Pd) e Simone Pelloni (Lega).

C'è anche il capitolo fondi. Dal dipartimento nazionale Pari opportunità, infatti, sono stati sbloccati 10milioni, di cui 700mila saranno destinati all'Emilia-Romagna e che dovrebbero essere disponibili già da maggio. "Nel frattempo, la nostra Regione- ha spiegato l'assessore- ha deciso di anticipare circa 350mila euro derivanti da economie di spesa per iniziare da subito a rispondere alle esigenze di alloggi per isolamento, presidi sanitari, dotazioni tecnologiche e altre richieste pervenute dai centri anti violenza".

Dai consiglieri sono emerse principalmente due preoccupazioni: il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza che si sono rivolte ai centri e il sostegno alle donne per non perdere il lavoro per il solo fatto di dover accudire i figli a casa da scuola. "Valutiamo l'inserimento lavorativo - ha sottolineato Valentina Stragliati (Lega)-, perché spesso chi si rivolge ai centri fatica ad avere una propria indipendenza". L'importante, secondo Marilena Pillati (Pd), è di "non fare passi indietro sull'indipendenza conquistata e la decisione di lasciare aperti in questa fase i centri antiviolenza è una scelta importante, tipica della nostra Regione".

Katia Tarasconi (Pd) ha evidenziato come la chiusura delle scuole sia determinante per la carriera delle donne, che non deve essere penalizzata per questo motivo. Stesso concetto espresso dall'altra consigliera dem Nadia Rossi: "Prestiamo attenzione al tema della conciliazione 'casa-lavoro'; dobbiamo evitare difficoltà insormontabili per le donne che lavorano e hanno i figli a casa da scuola, perché non è solo la donna che deve occuparsi della casa". Ottavia Soncini (Pd) ha sottolineato come "le donne guadagnino il 16% in meno degli uomini e da anni la tendenza è quella di fare meno figli di quelli desiderati perché spesso dopo il secondo figlio le donne tendono ad abbandonare il lavoro".

L'altro neo vicepresidente, Simone Pelloni, ha evidenziato come "non in tutte le realtà emiliano-romagnole sono presenti le case rifugio; rinnovo quindi la disponibilità del mio gruppo politico (Lega, ndr) a collaborare e redigere linee guida con i Comuni". E ha evidenziato come sia importante una 'Fase 2' anche per le vittime di violenza.

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