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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

«Ma chi controllerà quanta cannabis si produce e chi la consuma?»

I parlamentari della Lega, Murelli e Pisani, dopo la sentenza della Cassazione: «La droga fa sempre male e ingrassa la criminalità. Saremo sempre contrari a spaccio e diffusione di stupefacenti»

Poche piante, coltivate con tecniche rudimentali e con la produzione di piccole quantità di cannabis da consumare per uso personale. In un Paese come l’Italia, infatti, sarà molto semplice controllare quanta cannabis si produce in una abitazione, se il proprietario ne farà uso personale o la offrirà solo agli amici (cessione di gruppo). «La Lega rispetta, ma non condivide, la sentenza della Cassazione e continuerà a battersi in ogni sede per contrastare lo spaccio e la diffusione della droga». Lo affermano i parlamentari del Carroccio, Elena Murelli e Pietro Pisani, dopo la decisione della Suprema Corte sulla coltivazione casalinga di cannabis. «Riprendiamo i dati del Movimento italiano genitori - continuano Murelli e Pisani - che, secondo la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze per il 2019, parla di quasi una vittima al giorno per la droga e registra che la cannabis risulta essere lo stupefacente più diffuso soprattutto tra i giovani. La droga fa male, distrugge vite e famiglie. Ingrassa solo la criminalità organizzata, ma a molti sembra non interessare».

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