“Sarebbe ora che l’assessore Freda iniziasse a pensare alla nostra agricoltura invece di chinare sommessamente il capo all’UE, che impone limiti inaccettabili al settore e tollera che vengano rispettati con diverso grado di rigore tra i vari Stati componenti”. Così il consigliere provinciale della Lega Nord Giampaolo Maloberti dopo l’allarme lanciato questo pomeriggio dall’assessore regionale Sabrina Freda sui rischi “di una procedura d’infrazione” da parte dell’UE relativa all’utilizzo dei composti azotati. “Da un assessore regionale che dovrebbe avere contatti col territorio ci aspetteremmo una difesa delle esigenze degli agricoltori e della nostra zootecnia d’eccellenza, invece che un supino appiattimento alle volontà europee, ormai orientate a smantellare la nostra economia per volontà egemoniche. Torna alla mente la spiacevole querelle sul deflusso minimo vitale, quando il tema idrico si ridusse a una contesa sui numeri incapace di cogliere l’aspetto sostanziale, e cioè che la nostra agricoltura ha bisogno di maggiori quantitativi di acqua. Ancora una volta Freda non fa eccezione. Disposta a pesare al grammo il letame che da sempre è utilizzato come concime, agita lo spettro di sanzioni UE, ma non mostra identica risolutezza nel contrastare l’intollerabile richiesta di riempire l’inceneritore della Cementi Rossi con 75mila tonnellate di gomma e plastica, né guarda al fallimento degli accordi sulla qualità dell’aria, che nelle città emiliano romagnole non hanno avuto alcuna efficacia nel contrasto alle polveri sottili. In tempi di crisi l’unica garanzia è data dalle nostre produzioni d’eccellenza, le stesse che le dissennate scelte di Bruxelles stanno stroncando. La Freda deve decidere da che parte stare: o col suo territorio, a fianco dei nostri agricoltori, per la promozione della nostra qualità unica, a garanzia dei posti di lavoro e della sicurezza alimentare, o con i banchieri europei, che stanno penalizzando volutamente la nostra agricoltura per ridurre al collasso l’economia padana e renderla succube dei giochi della finanza internazionale”.