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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Matteo Salvini in città: «Basta spendere soldi per i profughi, bisogna darli agli italiani»

Salvini all'attacco: «Abolizione dell’operazione “mare nostrum”, espulsione dei clandestini e i soldi spesi per gli alberghi dati a disoccupati e pensionati, la Ue nemica è dell’Italia e l’agricoltura sia gestita dalle Regioni, abolendo la commissione europea e il ministero»

Abolizione dell’operazione “mare nostrum”, espulsione dei clandestini e i soldi spesi per gli alberghi dati a disoccupati e pensionati; la Ue nemica dell’Italia e l’agricoltura sià gestita dalle Regioni, abolendo la commissione europea e il ministero.

E’ un Matteo Salvini d’attacco quello che nel pomeriggio dle 16 maggio si è presentato davanti all’Hotel Vip (dove alloggiano quasi tutti i profughi arrivati negli mesi a Piacenza, per la campagna elettorale della Lega Nord per le europee. L’europarlamentare era accompagnato dai vertici locali del Carroccio e dalla candidata alle europee Valentina Stragliati.

Tutti i comuni ospitano profughi e non ce la fanno più, chiedono aiuto a Roma che non lo dà e l’Europa non fa nulla per aiutare l’Italia. Quali sono le proposte della Lega?

«La richiesta della Lega è chiara: sospendere “mare nostrum”, operazione costosa e criminale, espellere i clandestini e sgomberare gli alberghi che a spese degli italiani ospitano migliaia di immigrati e mettere i soldi a disposizione di italiani, disoccupati, pensionati, esodati e di chi è in difficoltà».

La disoccupazione è alle stelle. Anche sul tema del lavoro l’Italia è lasciata sola dalla Ue.

«L’Europa se ne frega. L’abbiamo sollecitata per anni. Non è posssibile che chi sbarca domani mattina abbia un albergo a tre stelle, alla faccia degli italiani che stanno perdendo il lavoro. C’è il trattato di Dublino che prevede che dove uno mette piede rimanga. Quindi uno mette piede non in Finlandia o in Svezia, ma lo mette qua. Ennesima riprova che la Ue è nemica dell’Italia e prima la cambiamo, rottamando anche la sua moneta inutile, meglio è».

I cittadini e le imprese chiedono meno tasse e meno burocrazia per ripartire. Si riuscirà a togliere qualche pezzo di Stato nei prossimi cinque anni, il che significa più posti di lavoro nelle imprese e meno costi per aziende e cittadini?

«Dipende da cittadini, ci sono 6 referendum in tutti i Comuni per cancellare la Legge Fornero, la Legge Merlin e togliere così la prostituzione dalle strade e tassare le prostuitute, e reintrodurre il reato di immigrazione clandestina. Se arriviamo a 500mila firme, cambiamo l’Italia».

L’inchiesta su Expo 2015 dimostra che il malaffare non è morto con Tangentopoli. Qual è la ricetta della Lega per garantire la legalità?

«Usare un aspirapolvere industriale per andare in ogni angolino. Le facce sono quelle di 20 anni fa, ex Pci ec Dc ex Fi: questi mettono a rischio 100mila posti di lavoro. Perché mettere in discussione Expo significa 100mila posti. Ben vengano le inchieste della magistratura, ben vengano le commissioni di inchiesta, ben vengano gli imprenditori per bene che sono il 99%. Per gli altri, galera per anni senza sconti o indulti».

L’agricoltura, uno dei pochi traini del Paese, è vessata dai burocrati: per aprire un vigneto servono 21 adempimenti amministrativi. In Francia sono solo sette. Come fanno a competere i nostri agricoltori?

«Competiamo lasciando alle Regioni la gestione totale dell’agricoltura, togliendola a Bruxelles e a Roma che non possono seguire i problemi del Piemonte o della Calabria. Ogni regione si autogestisce da sé».

Quindi si deve cancellare anche il ministero delle Politiche agricole?

«È assolutamente inutile ed era già stato tolto con un referendum. L’unico ministro che ha fatto qualcosa per l’agricoltura è stato Luca Zaia. Dopo di lui, nulla».

A sostenere Salvini c’erano i Giovani Padani, il segretario Carlo Pisani, il consigliere regionale Stefano Cavalli, il vice presidente della Provincia, Maurizio Parma e il segretario Nazionale Lega Emilia, Fabio Rainieri.

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