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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Mdp: «I fatti accaduti oggi rischiano di minare la credibilità della politica a Piacenza»

«Che l’Emilia Romagna non fosse esente da infiltrazioni mafiose ce l’hanno insegnato, in epoca recente, i processi “Grande Drago” e “Aemilia”. Che l’Emilia Romagna fosse anch’essa divenuta terra di conquista da parte del crimine organizzato che si insinuava in maniera subdola ma drammaticamente efficace nel ventre molle del tessuto economico e imprenditoriale emiliano romagnolo veniva da tempo denunciato, a volte nel silenzio generale, da organizzazioni  quali Libera e la CGIL. Non si può non ricordare come proprio la CGIL ha sempre seguito da vicino lo svolgimento del recente processo Aemilia, il più importante processo contro la ‘ndrangheta denunciando spesso i riflessi anche locali di queste vicende; vicende che hanno spesso riflessi anche sullo sfruttamento del lavoro». Scrive in una nota il Movimento Democratico Progessista piacentino  «I fatti accaduti oggi rischiano di minare la credibilità della politica a Piacenza e per questo auspichiamo che il consiglio comunale sia convocato con urgenza per discutere non solo di quanto accaduto e degli eventuali condizionamenti alla politica locale, ma anche per affrontare il tema delle infiltrazioni mafiose nell’economia e delle sue ripercussioni sulla nostra comunità. Auspichiamo inoltre che sul tema si apra un’approfondita riflessione anche da parte di tutte le associazioni imprenditoriali perché si possa tutti insieme mettere in campo azioni concrete per prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose.Tutto questo ci ha sempre fatto ben sperare sull’esistenza nella nostra società, dei giusti anticorpi; ma i fatti di queste ultime ore, con l’arresto del Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza, chiamano in causa anche la politica piacentina. Articolo 1, nel ribadire come, differentemente da altre forze politiche, ha sempre avuto e continuerà ad avere un atteggiamento garantista auspicando che si arrivi nel più breve tempo possibile all’accertamento delle responsabilità chiede al centrodestra locale e a Fratelli d’Italia una netta presa di distanze da quanto sta avvenendo e a Giuseppe Caruso di rimettere, anche nel suo interesse, il proprio mandato di rappresentante dei piacentini e del Consiglio Comunale , ruoli divenuti di fatto incompatibili con la situazione venutasi a creare. Articolo 1 infine si rivolge al Ministro dell’Interno Salvini che, mentre oggi festeggia per l’operazione di polizia, si è già dimenticato di come poche settimane fa abbia fortemento voluto un decreto “sblocca cantieri” che non sblocca nessun cantiere ma consente un preoccupante incremento dei subappalti, strumento prediletto dalla criminalità organizzata per infiltrarsi nelle attività economiche facendo strame dei diritti dei lavoratori». Conclude. 

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