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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

«Nella scelta degli scrutatori disoccupati da privilegiare», respinta la mozione

Rabuffi (Piacenza in Comune) aveva proposto di modificare il regolamento. L’assessore Putzu: «Idea condivisibile ma impraticabile»

Luigi Rabuffi, consigliere comunale di “Piacenza in Comune”, aveva chiesto di rivedere il regolamento per la nomina degli scrutatori alle Elezioni che coinvolgono il comune di Piacenza (Comunali, Regionali, Politiche, Europee e Referendum). Occorre infatti modificare il regolamento – Rabuffi ha presentato una mozione al riguardo– per permettere a studenti non lavoratori (ovviamente maggiorenni e in possesso della cittadinanza italiana) e a disoccupati e inattivi di essere privilegiati. Già in diversi comuni italiani si tiene conto delle condizioni socio-economiche degli aspiranti scrutatori. Rabuffi ha presentato la mozione mosso anche dal fenomeno sempre frequente della rinuncia di circa un centinaio di scrutatori selezionati – attraverso il sorteggio - nei 107 seggi del capoluogo cittadino. Gli uffici del Comune si sono così impegnati per trovare i sostituti, con un conseguente spreco di tempo e risorse.

La proposta è stata però bocciata dalla maggioranza durante la seduta di Consiglio comunale del 9 aprile. «Sono con Rabuffi dal punto di vista morale – ha spiegato l’assessore Filiberto Putzu - ma da quello pratico "no". Si espone la commissione elettorale a una serie di condizioni che creano vere disuguaglianze. Oggi il sistema è informatizzato, la macchina stampa l’elenco degli scrutatori e poi si sostituiscono gli assenti di volta in volta». Giulia Piroli (Pd) ha ricordato i tanti comuni che hanno già adottato il provvedimento, tra cui Genova e Bologna. «I regolamenti di quelle città – ha aggiunto il sindaco Patrizia Barbieri - che hanno introdotto questa modifica, non stanno funzionando. Ci sono disparità che si creano, è una situazione senza fine. Il disoccupato che ha saltato un giro, può essere richiamato o deve lasciare il posto ad un altro? Così non va». «Pensavo che almeno questa mozione – ha concluso Rabuffi – fosse accolta, perché indicava un percorso preferenziale per chi vive un momento di sfortuna. Questa cosa si può fare, ma alla Giunta non frega nulla del bene di tutti. Si trattava di dare 120 euro a dei ragazzi disoccupati: il software attualmente premia a caso, anche quelli che un lavoro già ce l’hanno». Rabuffi ha raccolto i voti della minoranza, ma la proposta è stata bocciata dalla maggioranza.

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