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«Oltre 7-8mila situazioni di demenza, di cui il 60% riguardano l’Alzheimer. Servono aiuti»

Callori (Fratelli d'Italia) sollecita aiuti, già dalle prime cure, alle famiglie con malati di Alzheimer

«Rivalutare i parametri di assegnazione degli assegni di cura e accompagnamento per patologie invalidanti come l’Alzheimer». È Fabio Callori di Fratelli d’Italia a chiedere, con un’interrogazione al governo regionale, di «sostenere le famiglie dei pazienti anche nella prima fase della malattia».

I parenti degli ammalati, spiega il consigliere, «lamentano, infatti, che gli aiuti, anche economici, arrivano quando la malattia è già in uno stato avanzato, dopo mesi di cure». Secondo diverse segnalazioni, rimarca il politico, «le commissioni delle Ausl, preposte alle valutazioni per l’assegnazione degli aiuti, tendono a rivedere più volte il paziente».

L’Alzheimer, si legge nell’atto ispettivo, «è una patologia in continua crescita: secondo alcune proiezioni epidemiologiche potrebbe triplicarsi nei prossimi trent’anni». Nella sola provincia di Piacenza, si evidenzia nel documento, «in età superiore ai 65 anni, come riportato dal locale quotidiano Libertà, si riscontrano circa 7-8mila situazioni di demenza, di cui il 60 per cento riguardano l’alzheimer».

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