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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

«Non c'è ripresa economica se non sconfiggiamo l'emergenza. Restrizioni sicuramente fino a Pasqua»

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini fa il punto sulla situazione con il commissario ad acta Sergio Venturi

«Non c'è ripresa economica se non sconfiggiamo l'emergenza sanitaria. Questo deve essere chiaro e detto più volte. Alcune imprese emiliano romagnole hanno accettato di ricovertire la propria produzione in dispositivi di protezione individuali e la Regione, il tecnopolo di Mirandola e l'Università di Boglona sono già in campo: abbiamo messo a disposizione tutto il nostro sapere. In tutto il mondo è iniziata una competizione anche doganale che ci ha privato di materiale destinato all'Italia». Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia Romagna assieme al commissario ad Acta, Sergio Venturi, nel pomeriggio del 31 marzo.  «Dopo la Seconda Guerra Mondiale ci siamo rialzati - ha detto -  e siamo diventati fortissimi, ora invece ci sentiamo minacciati da un nemico invisibile, e se il virus ritorna, una volta sconfitto, dovremo essere pronti e farci trovare preparati. Sapremo alzarci anche questa volta e immaginare l'Emilia Romagna del domani. Nei prossimi giorni sarà già operativo un gruppo di lavoro che affiancherà la Giunta regionale e le parti sociali per definire assieme cosa e come fare nel prossimo futuro». «Ora, coma ha detto Mario Draghi (ex presidente Bce), è il momento della liquidità, di ammortizzatori sociali, è tempo di un massiccio piano di investimenti straordinari a livello nazionale ed europeo. In recessione si deve investire, solo così si riparte dando vita ad un corso positivo. Al Governo chiediamo meno burocrazia per accelerare i tempi», ha infine concluso Bonaccini. 

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