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Ancarano, Albasi: «Attendiamo la fine dell'iter, ma ad oggi non c'è l'intenzione di cambiare destinazione urbanistica»

Il sindaco di Rivergaro Albasi risponde alla minoranza sul discusso progetto nelle frazione. La Giunta proporrà uno studio di fattibilità per modificare l’incrocio nei pressi del supermercato Conad

Si è riunito la sera del 16 luglio il Consiglio comunale di Rivergaro. Nelle comunicazioni, dopo una segnalazione sulle difficoltà di accesso agevolato ai disabili presso la piscina “River Park”, prontamente accolto dal sindaco Andrea Albasi, gli animi si sono subito accesi ad una specifica domanda posta dalla minoranza sulla realizzazione del “cosiddetto” eco-mostro ad Ancarano ( il deposito di tir). Il sindaco Albasi ha precisato che la volontà dell'amministrazione  «è quella di non variare la destinazione urbanistica dell'area che al momento non permette tale costruzione. Ci sono già altre aree del territorio comunale predisposte, secondo il Psc, a nuove attività produttive. Attenderemo tutti i pareri tecnici, la Conferenza dei Servizi e la fine dell'iter, ma ad oggi non c'è la volontà politica di cambiare destinazione, ascoltiamo le istanze dei cittadini che sono preoccupati». Quindi, per volontà politica, "l'ecomostro" (così lo hanno definito i quasi trecento cittadini che hanno firmato un appello contro il progetto) non si dovrebbe fare. 

Dopo alcuni ordini del giorno per l'attribuzione delle commissioni permanenti, la proroga per le funzioni di segreteria e una rettifica di errore materiale del regolamento urbanistico edilizio, il Consiglio è entrato nel vivo con una mozione della minoranza, poi approvata, a firma Giampaolo Maloberti, in riferimento Consiglio Rivergaro-2alla variazione di apertura degli uffici comunali in una direzione più consona ai bisogni del cittadino e delle imprese.  Altra mozione della minoranza approvata, questa volta presentata da Ivano Zangrandi, impegna la Giunta ad eliminare il grave problema dei rifiuti che si presenta in piazza Dante, ridotta ad una discarica a cielo aperto con topi e condizioni igienico sanitarie critiche. I cassonetti saranno interrati e sarà preso in esame un sistema alternativo della raccolta dei rifiuti, per un aumento della differenziata e un calo delle tariffe, più eque e legate alla reale produzione di rifiuti.

Altro tema spinoso trattato è stato quello delle fognature che scaricano direttamente nel Trebbia. Il sindaco Albasi, relazionando la situazione dal punto di vista tecnico, ha citato una lettera anonima inviata alla prefettura, fatto sicuramente insolito e singolare. I toni della discussione si sono subito elevati con alcune insinuazioni del vicesindaco Martini sul presunto mittente della missiva. Su specifica richiesta della minoranza, la lettera veniva quindi letta pubblicamente tra, sdegno ed ilarità. Comunque, una volta ristabilita la calma, il sindaco ha riferito di aver incaricato Iren ad un rilevamento specifico dei casi esistenti per una soluzione mirata del problema.

Altre interpellanze hanno riguardato il problema della viabilità. In particolare per l'intersezione tra provinciale e statale 45 nei pressi del Conad, di competenza Anas/Provincia, Zangrandi ha chiesto di attivarsi per la realizzazione di una rotatoria, evidenziando che l'area presenta lo spazio necessario, portando ad esempio interventi analoghi già realizzati. Secondo quanto ha sostenuto, l'intervento permetterebbe anche la realizzazione di una pista ciclabile dal polo scolastico in via Bonistalli fino all'abitato di Diara. Zangrandi ha evidenziato che il tratto in questione, lungo poco più di 500 metri, ha visto negli anni una decina di incidenti mortali. La proposta è stata considerata meritevole di approfondimento di fattibilità.

Altre interrogazioni del consigliere di opposizione Maschi hanno riguardato l'organizzazione e il funzionamento delle commissioni ed altri dettagli legati a regolamento e statuto, evidenziando un «costume non rispettoso delle norme». Anche in questo caso il dibattito è stato acceso. Un consiglio tosto insomma, del resto ben 13 erano le interrogazioni, interpellanze e mozioni presentate dalla minoranza. Alla fine ha prevalso il buon senso e la disponibilità a collaborare per la soluzione dei problemi,  in attesa di fatti concreti.

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