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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

De Micheli: «Mi candido, importante il consenso che mi daranno i piacentini»

Il deputato Pd scende in campo. «Nessun problema se dovrò correre contro Reggi». Il programma: riforma della Pubblica amministrazione, fisco, imprese e lavoro

“Mi candido perché vorrei continuare il lavoro fatto. Per me, però, sarà determinante il numero di consensi che otterrò a Piacenza perché ritengo che ogni attività politica debba avere una legittimità popolare”. Paola De Micheli è la prima candidata ufficiale alle primarie per scegliere i parlamentari del Pd nella prossima legislatura. In una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, 18 dicembre, la parlamentare uscente si è detta soddisfatta di aver ricevuto l’applauso della Direzione nazionale quando ha esposto al propria volontà.

E De Micheli non ha solo spiegato il perché della propria candidatura, ma ha già cominciato a correre parlando dei punti della campagna elettorale: riforma della Pubblica amministrazione, fisco, industria e Pmi, lavoro.

“Per me - ha sottolineato la deputata Pd - la madre di tutte le riforme è quella della Pubblica amministrazione, dove ci sono competenze straordinarie da rimettere in moto”. Sul fisco, De Micheli, ha subito detto di voler “ridurre il carico fiscale sul lavoro a tempo indeterminato e aumentare quelle sul lavoro reso “stabilmente precario”. Andrà anche aumentata la deduzione per combattere l’evasione fiscale”. Il lavoro, infine, dovrà godere di “una semplificazione normativa e di più forti politiche attive dell’impiego. Il vulnus oggi sono il rapporto tra domanda e offerta e la formazione dei disoccupati per essere reimmessi nel mercato. Oggi, le risorse per questo sono solo europee”.

Ma la soddisfazione di De Micheli è dovuta al fatto che “il mio partito ha promesso una selezione dei parlamentari e l’ha fatta, nonostante questa legge elettorale. E questo dà la misura della serietà del vetrice del Pd, a partire dal segretario Pier Luigi Bersani e dal vice Enrico Letta”.

La deputata ricorda come, nel 2008, la sua candidatura fu contrastata e riuscì a entrare in Parlamento quando il Prc non presentò la lista. “Ho lavorato - afferma - per superare il pregiudizio che mi ha accompagnata. Ho dato sostegno alle amministratori locali e superato passaggi faticosi e credo di aver operato bene per Piacenza. Un lavoro spesso oscuro che mi ha permesso di  intervenire sulle crisi aziendali locali, ma anche di aver fatto arrivare sul territorio qualche milione di euro a beneficio delle nostre imprese”.

Passando alle regole e alle polemiche di questi giorni sulle regole, la deputata ha sottolineato che “le regole rispettano le minoranze, nuove e antiche. Ed è una prova che c’è rispetto anche verso chi le primarie le ha perse”. Il riferimento ai renziani è voluto. Poi ha rivolto lo sguardo agli avversari esterni del centrodestra. “Il Pd - ha sostenuto - sa quando è ora di competere e di essere unito. In casa d’altri, invece, si gioca alla frammentazione più che pensare al bene del Paese. Sono orgogliosa di far parte del Pd, siamo l’unica speranza dell’Italia”.

Infine i ringraziamenti a chi le è stato vicino, ma anche a chi l’ha avversata, salvo poi ricredersene. “Non è facile, da donna, essere in primo piano nei problemi dell’economia” e a chi le fa notare che già viene accreditata di un importante ruolo governativo, De Micheli sorride, dice di usare cautela e replica: “Vorrei evitare di entrare in conclave papa e uscire chierichetto”.

E se dovesse correre contro Reggi? “Ringrazio anche lui e tutti gli amministratori con cui ho lavorato. Non ci sarebbe nulla di strano se ci fosse anche Roberto. La politica non si fa con i legami tra le persone, ma con le idee”.

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