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"Ci vuole più coraggio", Coppelli all'attacco del Pd nel giorno della vigilia

Oggi lo sciopero indetto dalla Cgil a Bologna. Ma dopo le frizioni fra Prc e PD in merito alla manifestazione, Copelli, Cgil, dichiara: “non è concepibile un'opposizione fatta di parole, senza che ci sia un forte legame con chi è vessato dai provvedimenti governativi”


Un Partito Democratico incapace di opporsi a Berlusconi. Così lo ha definito ieri, in un comunicato stampa diffuso alla vigilia dello sciopero di oggi a Bologna, il segretario provinciale della Cgil, Coppelli. “Bisogna avere più coraggio, stare più a contatto con la gente, verificare come vivono le persone, con quali difficoltà si tira avanti” ha scritto.

Motivo di tanta asprezza (e amarezza) sono le frizioni maturate i giorni scorsi tra PD e Prc sull'adesione allo sciopero organizzato dalla Cgil e in corso questa mattina a Bologna. “Le ragioni dello sciopero indetto dalla sola Cgil non c’entrano nulla con gli interessi che i partiti di sinistra e centro sinistra avanzano. Quelle ragioni appartengono solo alla Cgil ed al suo grado di autonomia. Se si condividono le si devono sostenere anche con la partecipazione e non stando alla finestra”.

Invece ieri, Paolo Botti, coordinatore provinciale del PD, aveva detto di condividere sì le ragioni dello sciopero ma non di una manifestazione organizzata in clima di separazione sindacale.
non esistono motivi di astensione politica su questioni che coinvolgono milioni di persone

Così, “di fronte ad una divisione sindacale, che la Cgil ha subito, sarebbe stato interessante se la “politica” avesse lanciato un allarme per la situazione economica (il bilancio comunale ne è un esempio) ed un auspicio per una lotta unitaria dell’intero movimento sindacale. Ha sbagliato Rifondazione a non cercare questa strada, ma l’atteggiamento del PD mi è parso “pilatesco”.

Non è soddisfatto, Copelli, di come il Partito Democartico conduca la sua battaglia per i diritti dei lavoratori. “Non esistono motivi di astensione politica su questioni che coinvolgono milioni di persone, la loro dignità, il loro futuro”, scrive ancora. E non è concepibile, conclude, un'opposizione a questo Governo che sia fatta di parole, emendamenti o proposte di legge senza che ci sia un forte legame con chi è vessato dai provvedimenti governativi.



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