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Pd: «La Lega non sa di cosa parla, li aspettiamo al varco alle Comunali»

La Lega aveva definito "pseudo-presidente" Bonaccini. Dura replica del Pd: «Da loro non ci si può aspettare un alto ragionamento politico. Li aspettiamo al varco alle prossime Comunali, quando la spinta di propaganda avrà esaurito i suoi effetti»

«Dalla Lega Nord – spiega in un comunicato la segreteria provinciale del Partito Democratico - non ci si può certo aspettare un alto ragionamento politico, di questo siamo ben consci. Tuttavia almeno il rispetto per le istituzioni, questo si imporrebbe. Stefano Bonaccini parla in quanto presidente della Regione Emilia Romagna regolarmente eletto e pertanto ha tutti i titoli per esprimere delle opinioni». Così il Partito Democratico di Piacenza replica alla nota della Lega Nord che nei giorni scorsi lo definiva “pseudo-presidente”.

«Dopo anni di cocenti batoste elettorali prese entro i confini piacentini e italiani, ora il Carroccio si sente in diritto di alzare la cresta dimenticando però, come sempre, la coerenza dei pensieri espressi e l’onestà intellettuale. Se Pisani e Rancan sostengono la tesi di una maggioranza azzoppata a causa dell’alto tasso di astensionismo, allo stesso modo dovrebbero astenersi dal cantare vittoria. Comunque sia le elezioni Regionali – cosa che forse al Carroccio non è ancora chiaro - le ha vinte il presidente Stefano Bonaccini del Partito Democratico nel pieno rispetto della legge elettorale. Bonaccini non ha bisogno di andare in alcun territorio con il cappello in mano. E’ stato autore di una campagna elettorale chiara dove si è preso impegni precisi che manterrà con gli elettori. Tra questi, così come si sta facendo a livello centrale, anche quello di alleggerire l’impianto istituzionale sul territorio regionale, un’esigenza avvertita soprattutto dalla gente. Continuare a sventolare in maniera ottusa e propagandistica il vessillo dell’autonomia è opera che alla Lega riesce benissimo.

Meno bene le riesce confrontarsi sui contenuti. Risponda, la Lega: cosa pensa delle fusioni dei Comuni? La Lega Nord sa che Samoggia, comune con 30mila abitanti creato dalla fusione di altri 5, è incentivato con 300mila euro all’anno per tre anni, più 700mila euro all’anno per altri 10 anni, più 200mila euro all’anno per gli anni dall’undicesimo al quindicesimo? La Lega dovrebbe inoltre sapere che negli ex Comuni si possono istituire i municipi, pure con organi elettivi. Quei fondi significano servizi e benessere per i cittadini: forse per la Lega è bene rinunciarvi? La Lega Nord è un danno per il territorio che si vanta di difendere. Oggi c’è un fondo provinciale anticrisi di circa un milione di euro: è bene che la gente sappia che proprio i padani avrebbero gettato quei soldi in un inutile e dannoso referendum per il distacco di Piacenza dalla Regione Emilia Romagna e l’annessione alla Lombardia, un referendum destinato all’annullamento dal momento che il quorum è fissato almeno all’80%. Come al solito la Lega parla di autonomia senza sapere di cosa si tratta. Gli elettori emiliano romagnoli hanno espresso un voto chiaro. Se la Lega Nord è così convinta del suo valore la aspettiamo al varco alle prossime elezioni Comunali. Ma forse, nel 2017, la sua spinta propagandistica avrà esaurito i suoi effetti».

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