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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Pecorara

Pecorara, cancellare piazza 25 Aprile: è un insulto ai partigiani?

Piazza 25 aprile si chiamerà piazza Jacopo da Pecorara, cardinale vissuto a cavallo fra il XII e XIII secolo. Bergonzi, Capogruppo Pd: “Cancellare l’intitolazione di una piazza al 25 Aprile significa strappare la nostra carta d’identità”. Il vicesindaco Pochintesta: nessun affronto alla Liberazione

La piazza di Pecorara potrebbe presto cambiare nome. Invece di piazza 25 aprile – anniversario della liberazione – si chiamerà piazza Jacopo da Pecorara. E se ieri era insorta la minoranza del consiglio comunale, oggi è il Capogruppo del Pd, Marco Bergonzi, a mettere le mani avanti sulla scelta della Giunta Albertini.

Marco Bergonzi
“Cancellare l’intitolazione di una piazza al 25 Aprile – ha detto Bergonzi - significa strappare la nostra carta d’identità, eliminare la data cardine su cui si fonda la nostra comunità, una tappa fondamentale per essere ciò che siamo”.

Difende la festa nazionale del 25 Aprile, Bergonzi, “una data unificatrice che non divide, ma che è valore condiviso da tutti”. Nulla da togliere al cardinale Jacopo, al quale verrà naturalmente intestata una via o una piazza del paese (a giugno – scrive oggi il quotidiano La Libertà – le reliquie del porporato torneranno a Pecorara), ma Bergonzi punta i piedi sulla politica di “sostituzione”.

“Questa data non a caso è presente pressochè in ogni centro urbano ed ad ogni latitudine nel nostro Paese” ha dichiarato. Tanto più non si deve toccare, se il 25 Aprile è il nome assegnato alla piazza principale, simbolo della vita sociale di una città. “Già cambiarne il nome è spesso uno stravolgimento del vissuto fino a quel momento – conclude - a maggior ragione quando una piazza è dedicata al 25 Aprile”.

Franco Pochintesta
Di diverso avviso è il vicesindaco di Pecorara, Franco Pochintesta (Lega Nord) che difende la scelta della Giunta Albertini: “Ci sembra logico dare priorità a un personaggio illustre del passato di Pecorara. Visto che la piazza principale, come tutte le piazze principali, è un luogo simbolo del paese, deve portare il nome di una figura caratterizzante, che ha dato lustro al Comune”.

E contro chi pensa sia una scelta politica, Pochintesta risponde: “La nostra scelta non si configura come un affronto ai protagonisti della Liberazione. Pecorara ha già una via dedicata a un partigiano caduto. Semmai è l’opposizione che la sta buttando in politica”.



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