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Assemblea e Direzione Provinciale di CNA a confronto con Cacciatore sul futuro PSC

In vista dell'ormai prossima adozione del nuovo PSC che ridisegnerà, almeno in parte, il tessuto urbanistico della città, l'Assemblea e la Direzione Provinciale di CNA si sono confrontate con il vicesindaco di Piacenza

In vista dell'ormai prossima adozione del nuovo PSC (il Piano Strutturale Comunale) che ridisegnerà, almeno in parte, il tessuto urbanistico della nostra città – l'Assemblea e la Direzione Provinciale di CNA si sono confrontate nei giorni scorsi con il Vicesindaco di Piacenza, Francesco Cacciatore, che ha illustrato le ipotesi principali contenute nel Piano stesso. “Il confronto è stato organizzato – ha precisato il presidente provinciale di CNA, Dario Costantini – per aprire un dibattito qualificato all'interno dei nostri organismi dirigenti, in vista del della Conferenza di Pianificazione, in programma il 10 e l'11 ottobre, nell'ambito della quale avremo facoltà di avanzare proposte insieme alle altre categorie economiche. E' stato un incontro molto apprezzato dalla nostra direzione, in quanto questo percorso non ci vede interessati solo come imprenditori, ma anche in qualità di cittadini che imprendono e vivono a Piacenza ed hanno sicuramente a cuore uno sviluppo coerente della città”. Temi condivisi anche dal direttore di CNA Piacenza, Enrica Gambazza, secondo cui “i percorsi partecipati sono il segno di una volontà dell'Amministrazione di proseguire un cammino insieme, nel quale obiettivi di qualificazione del nostro territorio sono al centro del dibattito e costituiscono un momento di crescita collettiva”. Il direttore Gambazza si è anche soffermata su alcuni aspetti particolari presentati dal Vicesindaco Cacciatore, riguardanti lo sviluppo specifico di alcune aree cittadine. “Il nuovo PSC ha in sé una serie di elementi strategici che in prospettiva possono modificare e valorizzare il territorio nel suo complesso, con riferimento alle infrastrutture e soprattutto al centro storico, in particolare sui temi delle aree demaniali e militari. Un'attenzione particolare – ha concluso Gambazza – va posta all'area del Polo Logistico individuata come territorio snodo, per l'ipotesi del nuovo scalo merci, e del comparto individuato per il Polo Produttivo di Sviluppo Territoriale, affinché tale area diventi una reale occasione di sviluppo per la città e non una mera scelta di ripiego”.

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