Pollastri (Forza Italia) : «Chiesa del Carmine: restauri in tempo per l’Expo?»

 «Più che la Chiesa del Carmine sembra il Duomo di Milano, con il suo interminabile cantiere», questo è il commento del Consigliere Regionale di Forza Italia, Andrea Pollastri, che in merito al progetto di restauro della Chiesa di Santa Maria del Carmine in Via Borghetto a Piacenza, ha rivolto un’interrogazione alla Giunta Regionale per conoscerne i tempi di realizzazione e i progetti futuri per la struttura.

«E’ da diversi anni – ricorda Pollastri – che si parla del restauro e del riutilizzo di questa splendida struttura che giace ormai in stato di abbandono. Si sono susseguiti annunci e tentativi sempre disattesi: già nel 2009 l’allora Sindaco Reggi, attraverso una concertazione con la Regione, ottenne un contributo di 3 milioni di euro destinati alla riqualificazione, suggerendo come destinazione finale o “il museo delle carrozze” o un “mercato gastronomico di qualità”. Da allora nulla è accaduto, fino all’annuncio dei giorni scorsi, secondo il quale l’edificio ospiterà una mostra di sculture di Giò Pomodoro, in occasione di Expo 2015».

«L’Amministrazione Comunale di Piacenza - si legge nell’interrogazione dell’azzurro - ha avviato, finanziandola, una campagna di rilievi sullo stato della Chiesa per verificare la situazione attuale delle strutture e degli stucchi, al fine di eseguire un primo consolidamento a cui si accompagnerà lo svuotamento dal materiale che vi si trova accantonato».

Pollastri chiede quindi «Se si ritiene che il tempo a disposizione, poco più di un anno, sia sufficiente per approvare il progetto, ottenere il benestare della Soprintendenza, appaltare i lavori, avviarli, portarli a compimento, rendicontarli e collaudarli» e, inoltre, «Quale sarà l’uso futuro dello stabile, conclusa la mostra di Giò Pomodoro».

«Mi farebbe molto piacere – conclude il Consigliere – se si arrivasse finalmente a recuperare questa prestigiosa Chiesa e la si riconsegnasse alla piena fruibilità per la nostra città, anche se non nascondo di nutrire qualche dubbio sui tempi ristrettissimi in cui ci si muove. Ma, evidentemente, alcune cose godono di corsie preferenziali a dispetto dei santi, mentre per altre, e mi riferisco all’ex Albergo San Marco, si chiude la porta senza poterne discutere. Un vero peccato, perché con maggiore capacità di programmazione si poteva prevedere il recupero di entrambe le strutture, e in tempi certi per offrire ai visitatori di Expo 2015 due gioielli in più».