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Pozzi attacca: «Dimenticata la strada Valtidone 412». Barbieri: «Ci sono emergenze in montagna»

Il commissario leghista (vicesindaco a Castello) è l’unico voto contrario al bilancio della Provincia: «Balletto di competenze tra l’ente e Anas». Patrizia Barbieri: «Intervento fuori luogo, in questo momento abbiamo emergenze in montagna». Veneziani (Rottofreno) e Martini (Rivergaro): «La priorità ai paesi isolati»

«Vi siete dimenticati della strada provinciale Valtidone 412 R». «No, è che in questo momento abbiamo emergenze e strade interrotte in montagna». Botta e risposta polemico in Provincia, durante l’assemblea dei sindaci. A incalzare la presidente Patrizia Barbieri sul bilancio previsionale 2020-2022, non è stato un sindaco del centrosinistra, bensì il vicesindaco e assessore di Castelsangiovanni Corrado Pozzi, che è anche il commissario provinciale della Lega.

Pozzi è l’unico voto contrario al bilancio in assemblea (già approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale) approvato con i voti di tutti i sindaci (o loro delegati) del territorio, compresi quelli del centrosinistra. Il leghista ha rimproverato l’ente per il «balletto» di competenze sulla strada provinciale Valtidone 412R. La strada in questione, da Castello al confine con la Lombardia, così come altre (La Padana Inferiore, la strada del Passo del Penice e la 654 Valnure) è in attesa di essere trasferita ad Anas (ma non si conoscono i tempi, dopo l’annuncio di un anno fa del Governo Lega-5Stelle). Pozzi ha chiesto interventi di manutenzione su questo asse viabilistico. «Mi aspettavo oggi di sapere qualcosa dalla Provincia o da Anas sul futuro di questa strada che ha avuto problemi. Siamo stufi di aspettare di chi è la competenza. Vogliamo garanzie, se non da Anas, da questo ente, la Provincia».

Il suo è stato l’unico intervento pungente durante la discussione: un altro assessore leghista di Castello, Valentina Stragliati (presente alla discussione) è la Patrizia Barbieri 3-2-2vicepresidente della stessa Amministrazione provinciale. Lo sfogo di Pozzi non è stato per niente condiviso dal presidente Patrizia Barbieri. «Trovo fuori luogo questo intervento – è la risposta piccata di Barbieri - non ci sono “balletti”, ma atti formali che si stanno formalizzando per il passaggio ad Anas di quella strada. Gli atti formali ci sono, bisogna chiedere al Governo la data di questo trasferimento di competenze. Penso che in quest’aula siamo tutti in grado di capire quali siano in queste settimane le attuali priorità dell’ente, ovvero le strade chiuse in montagna, a Ferriere e Coli». L’ente sta provvedendo con i suoi uomini e i suoi mezzi a tamponare la situazione.

Barbieri ha ricordato che il territorio provinciale necessita di 34 milioni di euro di investimenti per la sua sicurezza stradale. «Siamo tutti “grandi” – ha detto rivolgendosi a Pozzi - per capire quali sono le cose che sono prioritarie nel nostro territorio. Non trovo pertinente fare questo tipo di rilievo. Abbiamo dei comuni che presentano necessità più gravi e non mi risulta che Castelsangiovanni avesse fatto pervenire osservazioni a questo bilancio». Le osservazioni al bilancio sono infatti arrivate da Gragnano (che ha chiesto una rotatoria a Gragnanino e una pista ciclabile), Castelvetro (la sistemazione di alcune strade), Lugagnano (la manutenzione di una strada del centro abitato) e Carpaneto (anche qui altra manutenzione stradale).

«Prendo atto della posizione di Castello – ha aggiunto Barbieri - come presidente dico che questo rilievo fatto all’ente Provincia mi sembra non pertinente. Quello che si doveva fare si è fatto e Castello non aveva detto nulla. È un comune che abbiamo sempre ascoltato». Barbieri ha infine ricordato come su quella stessa strada sia stata rifatta l’asfaltatura la scorsa primavera, in vista del passaggio del Giro d’Italia. «Poi che ci sono altre necessità lo sappiamo», ha concluso.

Pozzi si è trovato isolato all’interno dell’assemblea. «Se ci mettiamo a dire tutti noi – ha preso la parola il sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani - cosa manca nel nostro comune…Bisogna guardare alle priorità. Sono un sindaco di pianura, di un comune che “più di pianura non si può”. Ma sono il primo a dire che il problema principale sono le strade chiuse in montagna. Dobbiamo “toglierci il cappello” di amministratori del nostro comune e ricordarci che siamo amministratori del territorio provinciale piacentino. Rimaniamo comunque in attesa di sapere il futuro assetto della Provincia che indicherà il Governo». «Ci sono dei paesi isolati – ha aggiunto Pietro Martini, assessore ed ex sindaco di Rivergaro - diamo la priorità a quello».

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