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Il Prefetto: "Senza tessera i tifosi del Grosseto non entreranno allo stadio"

Il prefetto di Piacenza, Antonino Puglisi ha disposto il divieto di vendita dei biglietti per la partita di calcio in programma per domenica 12 febbraio Piacenza-Grosseto, ai residenti della Toscana sprovvisti della tessera del tifoso

Per l'incontro di calcio di serie B Piacenza - Grosseto, in programma sabato 12 febbraio 2011 presso lo stadio Garilli di Piacenza, il Prefetto di Piacenza, Antonino Puglisi ha disposto il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella Regione Toscana sprovvisti di tessera del tifoso.

Questo provvedimento rientra, probabilmente, nell'ambito di quelle misure che sono state adottate dalle forze dell'ordine e dalle autorità competenti dopo gli ultimi scontri avvenuti al Garilli durante la partita Piacenza-Varese il 7 gennaio scorso, quando alcuni tifosi del Varese che volevano entrare allo stadio senza tessera del tifoso, hanno provocato vari disordini che hanno costretto il direttore di gara a interrompere il match per cinque minuti. Le indagini avevano poi portato all'identificazione di 11 persone. Durante gli scontri era stato anche ferito uno steward.

Il sindaco Reggi ha deplorato l'episodio, inquadrando nelle colpe la scelta "sbagliata" della tessera del tifoso fortemente voluta dal ministro Roberto Maroni. Scatenando, però, la replica del Carroccio piacentino, che ha segnalato come, con il documento, gli incidenti nel complesso "siano nettamente diminuiti".

I DASPO - Le 11 persone protagoniste dei tafferugli durante Piacenza-Varese sono state  identificate e denunciate per resistenza a personale incaricato di pubblico servizio (steward), a tutti è stato "dato" il Daspo: non potranno accedere a manifestazioni sportive per 5 anni, e specificatamente l'aggressore è stato denunciato anche per lesioni.

Infine è stato anche denunciato per porto e lancio di materiale pirotecnico ed esplosivo un tifoso che aveva gettato un fumogeno, l'unico che era provvisto di biglietto. Quindi, complessivamente, sono 52 gli anni a cui ammontano i Daspo emessi, dai 4 ai 5 gli anni il periodo in cui i denunciati non potranno assistere alle partite della propria squadra.

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