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Primarie Pd, Renzi stravince a Piacenza. Reggi: «Basta galleggiare nella palude»

Su 13.101 voti il trentottenne sindaco di Firenze Matteo Renzi, nuovo segretario del Pd, porta a casa 8.516 preferenze (65,16%), mentre gli avversari Gianni Cuperlo e Pippo Civati si fermano rispettivamente a 2.632 (20,14%) e 1922 (14,71%). Reggi: « E' un segnale che gli elettori vogliono riforme, e non galleggiare nella palude come fa il governo o qualche esponente locale»

AGGIORNAMENTO ORE 23 - Là dove Prodi piantò  l'Ulivo e Veltroni fondò nel 2007 il Partito Democratico, da stasera c'è Matteo Renzi. E anche a Piacenza il sindaco di Firenze conquista una buona parte dell'elettorato di centrosinistra. Su 13.101 voti il trentottenne porta a casa 8.516 preferenze (65,16%), mentre gli avversari Gianni Cuperlo e Pippo Civati si fermano rispettivamente a 2.632 (20,14%) e 1922 (14,71%).

Nella sede del partito al momento dello spoglio è raggiante il segretario provinciale Gian Luigi Molinari: «Assistiamo a una voglia di cambiamento totale. Siamo felici che tanta gente abbia votato, c'erano delle cattive premesse, invece i dati sono in linea a quelli degli scorsi anni. Vincere in 48 dei 51 seggi del territorio significa avere curiosità verso il nuovo che avanza». Il renziano Molinari sottolinea che il difficile deve ancora venire: «Renzi ora dovrà dare una sua struttura al partito, non può permettersi di fare passi falsi. La gente è stata chiara: non vuole pastrocchi, inciuci o spartizioni. Chiede una posizione chiara sul futuro dell'Italia».

L'assessore Katia Tarasconi insieme a Roberto Reggi e Alessandro Ghisoni farà parte dell'assemblea nazionale del Pd. «Voglia incredibile di cambiamento - spiega la Tarasconi -. Io ero al seggio della Farnesiana, da sempre orientato a sinistra. Renzi ha preso più di 500 preferenze. Oggi è una giornata di vera di democrazia».

Presente allo spoglio dei voti anche l'ex sindaco di Piacenza Roberto Reggi: «Due persone su 3 vogliono le cose che propone Renzi. E' un segnale che gli elettori vogliono riforme, e non galleggiare nella palude come fa il governo o qualche esponente locale». E poi l'ex sindaco lancia qualche frecciatina, usando parole al vetriolo per gli avversari cuperliani: «Il privilegio di amministrare il Paese e la nostra città bisogna giocarselo al massimo delle forze. Il risultato di oggi è una bocciatura tremenda e micidiale per i parlamentari piacentini, vicini a Cuperlo: Renzi vince proprio a Piacenza, Pontenure e Fiorenzuola. Io penso che gli elettori abbiano bocciato la proposta, ma anche gli esponenti locali di quella corrente».

E il suo futuro nell'entourage renziano? «Il destino personale non importa, siamo un progetto politico che va avanti. Un anno fa ci deridevano, oggi siamo qui a vincere. Avevamo ragione già allora». L'unica eletta piacentina della mozione Cuperlo all'assemblea nazionale del Pd è Giulia Piroli: «Innanzitutto voglio sottolineare - ha commentato a caldo il consigliere comunale - la grande partecipazione al voto: è un dato importante per tutto il Pd. Il risultato di Cuperlo a Piacenza è comunque superiore alla media nazionale e regionale. Qua - fa notare Piroli - Renzi è sotto il suo risultato. Comunque è innegabile che c'è stata una voglia forte di rinnovamento dei vertici». Un cambiamento spinto anche dai mezzi d'informazione. «I media - spiega - hanno condotto una campagna incessante su queste primarie, dipingendo Renzi come il nuovo e Cuperlo come il vecchio del partito». Non era la persona adatta a ricoprire quell'incarico? «Non credo - conclude Piroli -. Il suo profilo era di valore e c'era una proposta seria alle sue spalle, fatta non solo di slogan».

E' un risultato soddisfacente invece per la mozione Civati: «Confrontandolo con quello delle primariette di qualche mese fa - commenta Andrea Fossati - siamo contenti. Raggiungendo il 15% abbiamo intercettato un voto d'opinione, ci ha votato gente che senza di noi non si sarebbe sicuramente recata alle urne. Civati fa bene al partito, riesce ad avvicinare persone giovani e con poca esperienza politica alle spalle. In tanti si sono iscritti al partito grazie a lui».

LA GIORNATA CON I DATI NAZIONALI

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AGGIORNAMENTO ORE 21.30 - Il vento di rinnovamento - proposto dal trentottenne sindaco di Firenze Matteo Renzi - spira forte anche sulla provincia piacentina. Renzi vince in 48 dei 51 seggi allestiti sul territorio (63,4%), lasciando le briciole agli avversari Cuperlo (21%)  e Civati (15%). Gianni Cuperlo riesce a spuntarla solamente a Bettola, paese d'origine di Bersani (52 a 26, con Civati fermo a 16), a Travo per 61 voti contro i 35 per Renzi - dove vicesindaco e' Roberta Valla, uscita sconfitta qualche mese fa nella corsa alla segreteria provinciale - e a Roncaglia (per un solo voto, 25 a 24). Nel resto del territorio Renzi fa il pieno di consensi. Stravince infatti a Castelsangiovanni (406 a 67, Civati 84), Podenzano ( 278 a 68) e ha risultati sorprendenti anche a Pontenure e a Rivergaro. Anche la citta' di Piacenza e' appannaggio del rottamatore fiorentino: Renzi conquista la Farnesiana (516 contro i 167 di Cuperlo), Sant'Ilario (733, 208 Cuperlo e 206 Civati), Sant'Antonio (148 contro i 79), Circoscrizione 4 ( 516 a 167, Civati a 105), Besurica ( 225 a 54), Mortizza ( 52 a 14). A Fiorenzuola la forbice e' meno larga: 206 per Cuperlo contro i 533 di Renzi. Al momento mancano ancora all'appello il seggio di Bobbio e la circoscrizione 3, ma la candidatura del sindaco di Firenze si staglia da protagonista - almeno nel nostro territorio - nei confronti degli altri rivali per la corsa alla segreteria. In città hanno votato 4874 persone, nel 2009 5214. In provincia i votanti totali sono stati 13.101. Renzi è al 65%, Civati al 15% e Cuperlo 20%.

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Chiuderanno alle 20 i seggi delle primarie del Pd per eleggere il segretario nazionale e l'assemblea. Matteo Renzi, Giuseppe Civati e Gianni Cuperlo i candidati. Sembra tenere botta il Pd piacentino. L'enorme calo di votanti - tanto paventato da tutto il centrosinistra nazionale - sembra non toccare più di tanto la realtà locale piacentina.  Alle 17 del pomeriggio hanno votato in tutto il territorio piacentino 10.251 persone. Un anno fa, a quest'ora, si erano recati alle urne più di 13mila militanti. Comunque uno scarto di tremila persone che in un anno sembrano essersi allontanate dal partito che avrà come segretario, da stasera, uno tra Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati.

Il seggio allestito alla circoscrizione 3 dimostra ancora una volta di essere quello maggiormente preso d'assalto dal popolo del centrosinistra piacentino. E' fino ad ora l'unico a superare quota mille votanti alle ore 17 - per la precisione 1.167 -, e il numero e' destinato a salire: alle ore 18 diverse code si sono formate al suo interno. Alla circoscrizione 2 di via XXIV maggio il clima e' più disteso. "Noi del seggio abbiamo il morale alto - afferma Giorgio Cisini -, qua c'e stata una discreta affluenza in linea con gli ultimi anni. L'afflusso di gente e' stato sempre composto". Alla circoscrizione 2 alle ore 17 hanno votato 620 persone contro le 1092 dello scorso anno. Tra questi anche l'ex segretario e candidato premier Pierluigi Bersani. "E' venuto dopo mezzogiorno - dice Cisini -, con la solita ressa di giornalisti e curiosi. Non ha voluto rilasciare commenti. Al di la' di questo, non segnalo nessun problema. Qualche chiacchera con i militanti, ma nessuna polemica da parte di alcuno". 

Al seggio allestito alla Farnesiana, in via Rio Farnese, sono diversi i big del partito presenti, mischiati tra i volontari: l'assessore Katia Tarasconi, l'ex consigliere regionale Nino Beretta, il consigliere comunale Sandra Ponzini. A confrontarsi con qualche elettore presente anche Carlo Berra. "Qualcuno ha espresso qualche perplessità - spiega Beretta - sui famosi 2 euro di contributo per votare, ma nulla di più. C'è un via vai di gente continuo, va bene per ora". Alla Farnesiana hanno votato 615 persone.  Piccolo giallo - dell'ultima ora - da segnalare in questo seggio: un'esponente locale dell'ex Popolo delle Liberta', in passato candidata sul territorio piacentino, si sarebbe recata alle urne per votare. Alle ore 20 e' prevista la chiusura dei seggi, e dopo lo spoglio si saprà il nome del nuovo segretario nazionale del Pd.

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