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«Profughi a Caratta? Nessuno ci ha coinvolto nella decisione, siamo delusi»

Intervento dell'amministrazione comunale in riferimento all'eventuale arrivo di un numero elevato di profughi nella frazione di Caratta

«Nei giorni scorsi, è pervenuta a questo Ente, la segnalazione da parte di alcuni residenti della frazione che nel fabbricato, dove un tempo era ubicata l'osteria, erano in corso lavori di pulizia e sistemazione dei locali per la futura destinazione nella struttura di un certo numero di profughi. Questo in accordo con la Prefettura di Piacenza. L'Amministrazione Comunale  ha quindi chiesto, immediatamente, un incontro al Prefetto per capire se i sospetti palesati dai residenti fossero rispondenti alla realtà».

Lo afferma in una nota l’Amministrazione Comunale di Gossolengo in riferimento all'eventuale localizzazione di un numero elevato di profughi nella frazione di Caratta.

«Durante l’incontro, il Prefetto ha accennato che erano in corso di esame alcune possibili destinazioni di profughi al di fuori di Piacenza, tra cui anche Caratta, con lo scopo di alleggerirne la presenza in città' e che comunque, non erano ancora state prese decisioni in merito,  in quanto doveva essere ancora verificata l’ idoneità' della struttura individuata a Caratta».

«Il Comune di Gossolengo ha manifestato innanzitutto la propria delusione perché,  pur in presenza di possibili progetti su Caratta, è mancato il coinvolgimento preventivo della stessa Amministrazione Comunale tenendo conto delle molteplici ricadute che la situazione provocherebbe sul territorio. Inoltre è stato evidenziato che nella frazione in questione risiedono circa trenta persone e che la presenza di un numero elevato di profughi nella località medesima trova la ferma contrarietà' dell'Amministrazione Comunale, vista anche la scarsità dei servizi presenti, tra cui il collegamento del trasporto con Gossolengo e con Piacenza».

«L’Amministrazione comunale, pur essendo sensibile sul problema, rimarca che le scelte che coinvolgono i singoli Enti Locali territoriali dovrebbero essere prioritariamente e preventivamente concordate con gli Enti stessi, perché la presenza di profughi sui nostri territori implica notevoli ricadute sul tessuto socio – economico del territorio che li ospita. Seguiranno nell’immediatezza contatti con la Prefettura per gli sviluppi delle problematiche sopraesposte».

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