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Prostituzione, Foti e Pollastri: «Serve una vera azione di contrasto e meno spot»

Il consigliere comunale e regionale Tommaso Foti e Andrea Pollastri: «Le misure adottate fino ad ora non sono sufficienti a migliorare la situazione, che anzi continua a peggiorare. Meno spot e più azione»

Ordine pubblico, sicurezza, ma anche tutela della persona umana. Queste le parole chiave di Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d'Italia-Forza Italia, sul delicato tema della prostituzione a Piacenza. Foti ha scattato alcune fotografie che ritraggono alcune delle prostitute che di giorno e di notte lavorano sulle nostre strade. Al consigliere non bastano i dati forniti dal sindaco il quale aveva dichiarato recentemente che i controlli della polizia municipale in strada erano stati aumentati così come le sanzioni. Foti afferma che manca una vera e propria azione di contrasto che porti i frutti sperati.

Dello stesso avviso è Andrea Pollastri (FI): “Se come fa intendere il Sindaco di Piacenza il progetto “Oltre la strada” funziona, è certamente sotto gli occhi di tutti che la situazione “in strada” invece peggiora continuamente, con un deciso aumento del fenomeno della prostituzione anche in zone centrali e semicentrali della città. Bene ha fatto l’on. Tommaso Foti a riaccendere i riflettori su questa grave problematica, con una denuncia giusta e condivisibile, suffragata anche da documentazione fotografica”.

“Ebbi modo già nel gennaio di quest’anno di denunciare la situazione che si era venuta a creare a Piacenza tramite un’interpellanza urgente, alla quale l’Assessore alle Politiche Sociali, Teresa Marzocchi, rispose, in modo purtroppo parziale e generico - ricordando il ruolo di coordinamento esercitato dalla Regione nel progetto “Oltre la strada”, che mira ad azioni di sensibilizzazione, sostegno sociosanitario, accompagnamento e integrazione di chi vuole uscire da questo mondo, in accordo con le associazioni di volontariato. Ricordava inoltre l’Assessore la presenza di un Osservatorio che si occupa di sfruttamento in generale (del lavoro, accattonaggio, prostituzione, ecc.) e che monitora gli interventi in questo campo finanziati dal Fondo Sociale Europeo”.

“Purtroppo è fin troppo evidente che queste misure, sebbene possano risultare importanti, non sono sufficienti a migliorare la situazione, che anzi continua a peggiorare. Quello che chiedevo, quindi, e che ribadisco, è che la Regione si faccia piuttosto carico di un’azione più incisiva nella lotta alla prostituzione, fornendo agli Enti Locali le risorse e il coordinamento necessario a questo scopo. Azioni spot anche su questo delicato tema non sono certamente risolutive”.

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