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«Prostituzione lontano dalle zone sensibili», passa la proposta leghista

Una mozione di Cappucciati (Lega) fa discutere il Consiglio ma incassa l’ok della maggioranza: per contrastare il degrado prostitute allontanate dalle vicinanze di chiese, scuole, centri anziani e ospedali. Critiche dall’opposizione: «Solo demagogia e bigottismo»

L’OPPOSIZIONE: «PROVVEDIMENTO BIGOTTO E DEMAGOGICO»

La mozione non ha raccolto molto consenso nelle forze d’opposizione, ritenuta soltanto un modo per spostare più in là il problema. «La prostituzione è un fenomeno che a Piacenza – ha rilevato Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) - non riscontra i miglioramenti citati nelle premesse della mozione. Ci sono tanti clienti, non migliora la situazione al contrario di quelle che viene detto nella premessa da Cappucciati. L’unità di strada ci ha detto che 200 ragazze sono sulle strade piacentine tutte le sere. “Fermiamo la domanda” è l’unico slogan da seguire. Contrastare la prostituzione significa andare a prendere chi alimenta questo business e far pagare i clienti, mica mettendo nelle case chiuse il fenomeno. Le 39 multe in un anno sono molto poche. La maggioranza inoltre rappresenta il classico bigottismo di questa città, che vuole solo allontanare il problema ma non risolverlo, non volete aiutare, ma solo cacciare via quella gente per non vederla».

«Si sta facendo propaganda sul tema – ha aggiunto Sergio Dagnino (Movimento 5 Stelle) - e non si punta alla risoluzione effettiva. Con 300 multe invece che 39 forse lo combattevamo con più efficacia. E la linea telefonica c’è già per aiutare queste donne: è il Telefono Rosa». Molto duro il collega grillino Andrea Pugni. «Ben 2,5 milioni di italiani frequentano le prostitute, significa che qua dentro siamo trenta consiglieri, qualcuno di noi per forza di cose sarà andato a puttane…Ci stiamo raccontando delle bugie, è un po’ ipocrita questo testo. Aumentiamo pure le multe ai clienti, il resto non aiuta molto». «È demagogia – è il parere di Giorgia Buscarini (Pd) -. Non si risolve il problema del degrado in questo modo: ci spiegate i luoghi in cui si può e quelli in cui è vietato? Chi è l’agente della polizia locale che fa spostare qualche metro più in là chi esercita?».

Critico anche Gianluca Bariola (Piacenza del futuro). «Mi stupisce che questa mozione sia firmata anche da alcune consigliere donne. C’è un limite tra la libertà sessuale e lo sfruttamento delle persone. Non si può legalizzare questo lavoro con un provvedimento del genere, chiedendo di spostarsi più in là». «Altre città ci dimostrano che questo fenomeno è stato affrontato – ha preso la parola anche Massimo Trespidi (Liberi) - combattuto e risolto. Non ci dobbiamo dividere su un argomento del genere che possiamo condividere tutti». «È bigottismo – ha osservato Mauro Monti (Liberi) - proporre di spostare il fenomeno lontano dalle chiese». «Da quelle chiese – è la polemica di Stefano Cugini (Pd) - alla domenica escono anche molti clienti…».

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