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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Provincia, Rolleri giura ed è subito polemica sulle deleghe

Primo consiglio provinciale, Bursi: «Accettando le finte deleghe del presidente, volete solo qualche foto sul giornale: avete perso la vostra dignità». Il resto dell'aula respinge le accuse: «Siamo qui per dare una mano senza percepire un compenso»

Primo consiglio provinciale dell’ente ora diventato di secondo livello, e subito polemiche. A scatenarle sono stati i consiglieri di opposizione Sandro Bursi e Filippo Bertolini (entrambi di Fratelli d’Italia) eletti nella lista “Piacentini per il nostro futuro”.  In apertura di consiglio ha colpito la disposizione dei consiglieri, collocati in aula in ordine alfabetico: i consiglieri di minoranza dei “Popolari Piacentini” – Paola Galvani e Gloria Zanardi – sono ad esempio separati da tre componenti della maggioranza. Il presidente Francesco Rolleri, sindaco di Vigolzone, ha prestato giuramento. «L’obiettivo – ha precisato il presidente - è ora elaborare nel mese di novembre il nuovo statuto della Provincia nell’assemblea dei sindaci. Sentivo il bisogno di distribuire le deleghe ai consiglieri, fra cui il ruolo di vicepresidente a Patrizia Calza. Ribadisco che non sono le deleghe assegnate nel passato agli assessori: i delegati riportano al presidente i risultati della loro attività e poi sta comunque a me prendere la responsabilità di tutto. Le deleghe hanno efficacia fino all’entrata in vigore del nuovo statuto. Avrei voluto che tutti i consiglieri le accettassero, per distribuire l’attività a tutti i consiglieri eletti, indifferentemente dal colore politico. Alcuni consiglieri però hanno preferito non accettare questa apertura, spero che vedendo il lavoro dei prossimi mesi cambino idea e possano aderire a questo progetto di amministrazione insieme».

LE DELEGHE

Patrizia Calza, sindaco di Gragnano, è vicepresidente con delega ai lavori pubblici, incarico che ha già ricoperto nella giunta Boiardi dal 2004 al 2009. Luca Quintavalla, sindaco di Castelvetro, ha lo sviluppo economico, l’ambiente, il trasporto pubblico (in passato fu nel Cda di Seta), e mobilità. Paolo Dosi, sindaco della città capoluogo di provincia, ha la delega in rappresentanza della città di Piacenza. A Massimo Castelli, sindaco di Cerignale, è affidato il compito di impegnarsi a favore delle politiche per la montagna, protezione civili e caccia. Il consigliere comunale di Piacenza Stefano Perrucci ha ottenuto la delega alla cultura, al marketing territoriale, al turismo e allo sport. Il sindaco di Podenzano Alessandro Piva invece è stato destinato all’agricoltura e Expo 2015. Le deleghe del presidente Rolleri sono arrivate inoltre alle due elette della lista “Popolari Piacentini” (Forza Italia, Udc e Ncd). Gloria Zanardi si occuperà di politiche sociali, pari opportunità, politiche giovanili e politiche europee mentre Paola Galvani di edilizia scolastica, scuola e lavoro.

LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO

«Io la ringrazio per l’invito che ci ha inoltrato – ha risposto Filippo Bertolini (“Piacentini per il nostro futuro”) - di far parte di questa maggioranza, non siamo entrati perché ci sono state delle Elezioni, mi dispiace ma in questo vuoto normativo le uniche deleghe che poteva dare sono quelle al vicepresidente. Non c’è spazio per altro in questa “vacatio” della legge: il presidente prende in capo tutte le funzioni della giunta precedente. Comunque c’è la massima collaborazione per l’interesse dei cittadini all’interno della Provincia. Non prendere le deleghe non significa non collaborare durante il mandato, ma se volevamo partecipare tutti uniti allora conveniva presentarsi con una un'unica lista. La Provincia di Del Rio non è stata pensata come l’Unione dei Comuni, che invece funziona. Questa è una finta giunta. Non la invidio presidente, non ha uno dei ruoli più semplici, deve amministrare questo ente in un momento difficile».

«Ringrazio il presidente – ha proseguito l’altro “dissidente” Sergio Bursi - per averci chiesto di partecipare. Volevamo rispettare la nostra dignità: accettare le deleghe significa infatti rinnegare la propria dignità, viste le condizioni in cui potete operare a causa della legge. Fare l’assessore è una cosa: qua non c’è possibilità di incidere sul personale, non si possono aprire nuovi orizzonti nel proprio ruolo. È solo una visibilità pubblica, qualche fotografia in più sul giornale, ma il vostro ruolo vi ha fatto rinunciare a un pezzo della vostra dignità».

«È un impegno particolarmente nuovo – ha dichiarato il sindaco di Piacenza Paolo Dosi – e le normative condizionano il nostro operato. C’è una suddivisione di compiti, si chiamano deleghe ma è chiaro che nessuno di noi ha un ruolo assessorile. Ci sono lacune interpretative delle norme, perciò il nostro sarà solo un sostegno all’azione del presidente. In questi due anni di mandato da consiglieri ci dovrebbe essere un’integrazione della riforma».  «Qualche partito in diverse campagne elettorali - ha replicato a Bursi Massimo Castelli - ha parlato di abolizione delle Province. Le due consigliere Galvani e Zanardi hanno capito lo spirito di questa nuova Provincia. Chi era il candidato presidente di Fratelli d’Italia? Dovevate proporre un’alternativa se volevate confrontarvi alle elezioni Provinciali. Dei cavilli non m’interessa, sono un sindaco di montagna: fra 15 giorni nevica e c’è bisogno di risorse per spalare le strade. La sanità e le strade non hanno colore, il consiglio si deve fare carico di questi problemi a testa bassa senza fare polemiche».

«Il Presidente ci ha chiesto una mano – ha provato a rispondere anche Luca Quintavalla, il più votato tra i neoeletti - e volentieri gliela diamo. Oltre ai cavilli c’è la sostanza, in modo trasparente Rolleri ha chiarito una collaborazione con noi. Non siamo qui per avere qualche foto in più e il compenso è zero: vogliamo solo dare una mano. È offensivo inoltre che Trespidi si presenti  come “l’ultimo presidente eletto dai cittadini” in una prossima iniziativa pubblica. Noi un presidente ce l’abbiamo. Non bisogna rimpiangere il passato, non ci deve essere nostalgia: abbiamo un presidente legittimo».

«C’è gioia nel ritornare in questo ente – ha dichiarato il vicepresidente dell’ente Patrizia Calza - a cui ho dato molto in passato. Ho imparato a conoscere le doti umane delle persone che lavorano qua. Sono però preoccupata: la legge di stabilità sembra confermare la ferma volontà di sopprimere questo ente. Si parla di un miliardo e 300 milioni di euro tolti alle province, per noi potrà significare 8-10 milioni di euro in meno. Rolleri domani sarà a Roma con l’Anci per chiedere delucidazioni su questi tagli. Tutti si ricordano la Provincia come era fino a un anno fa, invece dovremo in modo franco, senza nascondere nulla ai cittadini, scegliere alcune priorità. A mio giudizio ben poco di quel tesoretto – i 7 milioni di euro lasciati da Trespidi – potrà essere utilizzato». Non rinnegano la scelta di aver accettato le deleghe anche i consiglieri Stefano Perrucci e Alessandro Piva. «Non ho rinnegato la mia dignità – ha risposto ancora a Bursi Gloria Zanardi (Popolari) - è stata una scelta responsabile fatta con la segreteria del mio partito. È giusto collaborare tutti insieme, sarà utile per un confronto costruttivo».

Primo consiglio provinciale ©Mulazzi/ilPiacenza

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