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Pums, le critiche delle minoranze: «Non è di centrodestra e ha il braccino corto»

Dibattito in Consiglio sul piano per la mobilità sostenibile, l'assessore Mancioppi lo ritiene concreto e realizzabile. Cugini propone una tassa di scopo per il trasporto pubblico. Trt: «Vogliamo disincentivare a usare l’auto dentro al centro storico»

RABUFFI: «TROPPI PROGETTI IN SOSPESO SULLA CITTA’»

«Serve un Pums partecipato – è la riflessione di Luigi Rabuffi (Pc in Comune) - concreto, coraggioso e impopolare. Eppure ha coinvolto lo 0,75% dei piacentini, si sarebbe potuto fare meglio. Il Pums è ostaggio di altre decisioni e di altri piani, non decisi da questa Giunta, come il piano integrato per l’aria della Regione. E ci sono troppe partite e progetti in sospeso che interferiscono: nuovo ospedale, ex Consorzio Agrario, Manifattura Tabacchi, più tante manifestazioni d’interesse su alcune zone della città». «L’anno scorso la Giunta – ha proseguito Rabuffi - ha strizzato l’occhio agli automobilisti con l’apertura anticipata della Ztl alle 18, così come strizza l’occhio ai giovani che parcheggiano alla sera in piazza Cavalli. Servirebbero però più mezzi ecologici per il trasporto pubblico. In centro girano bus vuoti in mezzo alle auto».

«Non è un libro dei sogni – è il parere di Sergio Dagnino (5 Stelle) - ma una grande occasione. Giusto avere delle Ztl vaste, siamo una città che si presta ad essere percorsa a piedi o in bici». «Ci provò già Reggi a fare i parcheggi scambiatori – ha ricordato Roberto Colla (Piacenza Oltre) - ne propose quattro. Stadio Garilli, Veggioletta, Caorsana e l’ultimo alla Farnesiana. Solo il primo venne realizzato ed è ancora in funzione. Provò anche a fare il bike sharing, le bici “rosse”, sparite o arrugginite. Dosi ritentò con “Mi muovo”, ma il bike sharing ad oggi non ha ancora funzionato a Piacenza, così come le zone 30 funzionano poco se non ci sono controlli».

Dal capogruppo di Forza Italia Sergio Pecorara una difesa al percorso di ascolto del Pums. «Siamo sempre gli stessi agli incontri su questi temi importanti per la città». «Non si può dare la colpa ai cittadini della mancata partecipazione», è invece la riflessione di Giorgia Buscarini (Pd).

CUGINI: «UNA TASSA DI SCOPO PER IL TRASPORTO PUBBLICO»

Ricco di spunti l’intervento di Stefano Cugini, capogruppo del Pd. «Ho apprezzato l’impegno per il Pums – ha dichiarato -, Piacenza ha le sue specificità però il piano è stato modellato sulla nostra città il più possibile. Però ho trovato distanza tra l’impegno tecnico per il documento e l’impegno politico, quest’ultimo mi sembra molto prudente. L’impressione è che la prima a non credere a queste 140 pagine sia l’Amministrazione. È ovvio che questo genere di strumenti sia ovviamente “generatore di malcontenti”, perché come cambi qualcosa rendi scontento qualcuno». «È il Pums del “braccino corto”, la prudenza della Giunta non ci convince di fronte al problema dell’inquinamento. Là fuori c’è una generazione di giovani che chiede misure drastiche». Cugini ha proposto una “tassa di scopo per il trasporto pubblico locale”. «I cittadini sarebbero contenti di pagarla per avere poi gratis il trasporto pubblico tra i parcheggi e il centro storico. Sto parlando di un obolo per poi poter usufruire di mezzi completamente gratuiti sul territorio cittadino».

«Molti piacentini – è la riflessione di Carlo Segalini, capogruppo della Lega - sono andati ad abitare nella “cintura” e quindi tutte le Paolo Mancioppi-6mattine si recano in città per lavorare. Servirà un cambiamento culturale e sociale dei piacentini, che usano per l’85% l’auto, e sarà difficile. Perché è forte la “cultura dell’orto”, ovvero il “guardare il mezzo metro” davanti a casa propria». Dello stesso avviso anche il leghista Nelio Pavesi: «Progetto ambizioso, ci vorranno anni e risorse economiche molti faranno fatica a digerire questi cambiamenti». «L’importante è l’obiettivo principale, ovvero abbattere l’inquinamento in città, che contribuisce purtroppo alla diffusione dei tumori al polmone», è il pensiero di Lorella Cappucciati (Lega).

«La nostra Amministrazione – ha aggiunto Francesco Rabboni (Forza Italia) - crede nello sviluppo e nella programmazione, questo piano ne è la prova. In questi dieci anni potremo rivedere questo piano». «Il Pums ha degli obiettivi raggiungibili – è intervenuto il capogruppo di Fratelli d’Italia Giancarlo Migli - non è il libro dei sogni. C’è un problema culturale anche sull’inquinamento rispetto alle grandi città del Nord. Mi spiace per quanto accaduto con Levoni, l’iter era condiviso e noto a tutti. Poteva stare qui e contribuire». «È un piano molto tecnico – si è limitato a dire Mauro Saccardi (Gruppo Misto) - che avrà comunque bisogno di qualche aggiustamento nel tempo».

 

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