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Rabuffi: «Il sindaco non è più in grado di governare le dinamiche interne alla maggioranza»

Il consigliere di “Piacenza in Comune” dopo la cacciata di Polledri dalla Giunta: «Spero nell'implosione politica di questa maggioranza, capace di offrire ai piacentini, fino ad oggi, solo tanta aria fritta»

Il caso Polledri – l’assessore leghista è stato revocato dal sindaco Patrizia Barbieri nella giornata di oggi – provoca ovviamente le prime reazioni. Il consigliere comunale di “Piacenza in Comune” Luigi Rabuffi esprime la sua opinione al riguardo. «Non è solitamente mia abitudine – spiega Rabuffi - invadere il campo politico altrui ma quando la “partita” riguarda la collettività di cui faccio parte non posso fare a meno di esprimere la mia opinione.  E lunedì è accaduto un fatto inimmaginabile dopo soli 15 mesi di governo. Lunedì, in Consiglio comunale, prendendo a pretesto alcuni atti ispettivi, la maggioranza ha deciso di dissotterrare apertamente l'ascia di guerra ed aprire, al proprio interno, la stagione della “vendetta”.  E così ha mandato in scena, rivisitata in salsa politica, la riedizione piacentina del mitico film diretto da Danny De Vito“La guerra dei Roses”: Forza Italia contro i Liberali; Forza Italia contro la Lega; Fratelli D'italia contro la Lega; la Lega contro Fratelli d’Italia.

Questo l'antipasto di un “piccantissimo” menù che, tra le altre “portate” ha visto:

  • il silenzio imbarazzato del padrone di casa (il Sindaco Barbieri) impreparato a dettare la linea politica, quando sarebbe bastato chiedere una sospensione temporanea della seduta per evitare la “figuraccia”;
  • il voto dello stesso Sindaco a favore della mozione leghista e quindi contro Forza Italia;
  • il silenzio “assordante” dell’assessore competente, utile a dimostrare l’esistenza di contrasti anche all’interno dell’esecutivo;
  • il mutismo “a intermittenza” degli assessori presenti in Consiglio, tanto silenti in Aula quanto generosi di critiche dietro le quinte (ma come tutti sanno, in Comune anche i muri ascoltano ...).

Mica male come seduta. Sarà stato un caso ? Difficile crederlo. Più facile immaginare che la chiamata alle armi sia conseguenza di quel “rimpasto” di Giunta da alcuni atteso da troppo tempo e da altri temuto assai.  Rimpasto che, a quanto pare, vede in queste ore un primo epurato. Sarà il solo o sarà accompagnato fuori dalla “Casa del Grande Fratello di Piazza Mercanti” da qualcun altro ? Lo sapremo nei prossimi giorni.

Di certo è probabile che gli sponsor politici degli assessori “in nomination” e quelli dei tanti candidati “affamati di poltrone”, pronti a sostituirli, abbiano armato le truppe di maggioranza, per un tutti contro tutti davvero improvvido. Ma attenzione, in quello che è successo c'è di più. Molto di più.  C'è la dimostrazione che il Sindaco, mediatore per eccellenza, non è più in grado di governare le dinamiche politiche interne alla maggioranza.  Dinamiche destinate a peggiorare nel prossimo futuro in quanto influenzate da un'azione di governo che vede, a livello nazionale, il centro-destra sempre più spaccato. Con la Lega a braccetto del Movimento 5 Stelle, pronta a fare incetta di voti e di poltrone alla faccia dei vecchi alleati, sedotti e abbandonati.

E allora cosa ci riserverà il futuro? E' un bel dilemma.  Da esponente di minoranza e di opposizione, da fautore di una visione di città aperta, solidale e sostenibile, ma soprattutto da cittadino che crede nell'ambiente e nella ricchezza della diversità, non posso che sperare - e lo dico con il massimo rispetto per le persone che compongono la Giunta ed il Consiglio - nell'implosione politica di questa maggioranza, capace di offrire ai piacentini, fino ad oggi, solo tanta aria fritta… e soprattutto inquinata».

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