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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rancan: «Bonaccini apre al M5s? Il Pd teme la disfatta e punta all'elettorato grillino»

L'intervento del consigliere regionale della Lega Matteo Rancan, che commenta alcune dichiarazioni del presidente della Regione Stefano Bonaccini

«Un solo fenomeno spiega l’apertura di Bonaccini al Movimento 5 per le prossime regionali: il terrore di perdere la più grande e ricca delle roccaforti rosse, con la terrificante prospettiva di veder crollare un capillare sistema di potere e forse anche il proprio partito. Sentore di disfatta e conseguente accordo non devono stupire, anche se, alla luce dei durissimi scontri che le due forze politiche hanno avuto sui temi cardine dell'amministrazione regionale, riteniamo impossibile possano raggiungere una sintesi compiuta sui rispettivi programmi». Così il consigliere regionale della Lega Matteo Rancan sulle dichiarazioni rilasciate questa mattina nel corso della trasmissione televisiva “Agorà Estate”, dal presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che non ha escluso l'ipotesi di un asse politico con il Movimento Cinque Stelle in vista del prossimo voto per le elezioni regionali.

«Altro fattore, non certo segreto, è il tentativo, perseguito da tempo dal PD, di conquistare l'elettorato pentastellato, che in questo territorio ha origini di sinistra. Emblematiche, del tentativo del PD di distendere i rapporti con i grillini, sono state le nomine all'interno della Commissione d'inchiesta sui fatti di Bibbiano in cui Pd e M5S si sono spartiti la presidenza e le vicepresidenze, lasciando all'opposizione la Lega, prima forza politica a chiedere che venisse fatta chiarezza sul sistema degli “affidi illeciti” in Val d'Enza» spiega Rancan. I dubbi dell’esponente piacentino del Carroccio si concentrano sul modo in cui PD e M5S sotterreranno l'ascia di guerra, dopo essersi accusati ed offesi nel corso di tutto il mandato amministrativo regionale.

«Spieghino come riusciranno a trovare una sintesi sulle macro-tematiche (grandi opere, legge Urbanistica, legge sull'Economia circolare, vaccini-Sanità, piano Rifiuti) sulle quali si sono sempre scontrati. Come è possibile che governino trovando la quadra su tematiche rispetto alle quali le due forze politiche si trovano agli antipodi? Hanno forse intenzione di seguire l'esempio del nascituro Governo centrale e, dunque, Bonaccini acconsentirà a cancellare con un tratto di penna i provvedimenti, adottati nel corso del suo mandato, che non sono mai piaciuti ai Grillini? Mi pare alquanto improbabile» punge Rancan. Che insiste: «A prescindere da quanto Pd e Movimento 5 Stelle decideranno di fare, è importante che sin da ora giochino a carte scoperte, spiegando ai cittadini in quale direzione vorrebbero portare la nostra Regione: gli elettori devono sapere cosa andranno a votare. Da parte nostra un potenziale accordo giallorosso non ci preoccupa, anzi: aiuterà a chiarire all'elettorato quello che è l'unico voto per cambiare qualcosa. È ovvio, infatti, che se  M5S e PD andranno a braccetto anche in Emilia Romagna, sarà chiaro agli elettori che l'unica alternativa possibile per cambiare sarà votare Lega».

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