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Rancan: «Le farmacie rurali? Per la Regione possono anche chiudere»

Il consigliere regionale della Lega Matteo Rancan, lancia l'allarme: «I fondi regionali sono insufficienti: in Emilia-Romagna sono a rischio 520 “esercizi” rurali (39%) su un totale di 1.334»

Il consigliere della Lega Matteo Rancan commenta così l’adozione della proposta di delibera di Giunta che definisce i criteri e le modalità per sostenere le farmacie rurali, mediante l’erogazione di contributi regionali: “Il provvedimento, nelle intenzioni, è condivisibile ma non sufficientemente adeguato ad aiutare le tantissime farmacie rurali, caratterizzate da scarsa redditività, ubicate nelle zone più periferiche dell’Emilia Romagna”. «Abbiamo chiesto all’assessore alla sanità, Sergio Venturi, di stanziare più risorse, pari perlomeno a 500mila euro annui, per coprire le spese derivanti dall’attuazione di questa delibera. Questo perché delle 1.334 farmacie aperte in Regione, ben 520 sono definite rurali ai sensi dell’art.1 della L. 8 marzo 1968, n.221. In sintesi, se ognuna di queste volesse accedere alla procedura per l’erogazione del contributo, le risorse regionali messe a bilancio si esaurirebbero quasi subito. Per far sì che la concessione del contributo sia di entità tale da costituire un reale sostegno a quante più farmacie rurali possibili, è necessario, come prima cosa, alzare l’asticella e aumentare le risorse allocate a bilancio per l’adozione di questo intervento. Perché la salvaguardia di questi piccoli presidi, dislocati nei Comuni, nelle frazioni o nei centri abitati con popolazione non superiore a 5mila abitanti, già fortemente compromessa dalla distribuzione diretta dei farmaci, è di vitale importanza per la sopravvivenza delle comunità che ancora abitano nelle zone montane e periferiche della nostra Regione». «Peccato che l’assessore non abbia accolto la nostra richiesta – attacca il consigliere del Carroccio. Se l’intento della Regione è quello di aiutare quelle farmacie che versano in condizioni di particolare difficoltà, allora bisogna farlo bene, con interventi adeguati, che abbiano una copertura finanziaria all’altezza della realtà regionale e non con ‘provvedimenti pillola’, insufficienti ed inefficaci sotto il profilo economico e che hanno il sapore della solita “mancetta” pre elettorale...”. Come Lega, in fase di assestamento, chiederemo nuovamente alla Giunta di stanziare più risorse per coprire le spese derivanti dall’erogazione di contributi alle farmacie rurali. L’auspicio è che il tempo porti consiglio e che il presidente Stefano Bonaccini, magari solleticato dai meccanismi della campagna elettorale, rivaluti parzialmente la natura del provvedimentoe e metta mano al portafoglio» - conclude Rancan.

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