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Reddito di solidarietà, Rancan (Ln): «Immigrati avvantaggiati a scapito degli emiliani»

Lo afferma il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan dopo che oggi è passato in Assemblea legislativa a Bologna il provvedimento per l’assegnazione di una somma massima di 400 euro alle persone bisognose

 «Approvando il reddito di solidarietà, che prevede criteri sbilanciati a favore degli stranieri, la giunta regionale dell’Emilia Romagna dimostra di voler ignorare quella richiesta di cambiamento che i cittadini hanno inviato al Partito Democratico con il voto referendario».

Lo afferma il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan dopo che oggi è passato in Assemblea legislativa a Bologna il provvedimento per l’assegnazione di una somma massima di 400 euro alle persone bisognose.

«Individuare come criteri per l’erogazione solo due anni di residenza nel territorio regionale e un reddito Isee annuo di 3mila euro – accusa il consigliere del Carroccio - è il modo per agevolare gli ultimi arrivati a svantaggio dei piacentini e del resto degli emiliano-romagnoli. Sarebbe stato invece opportuno, come proposto dalla Lega, stabilire che per l’accesso al sussidio fossero necessari cinque anni di permanenza in Emilia Romagna e un reddito Isee annuo di 7mila e 500 euro, più un certificato della situazione patrimoniale all’estero per i cittadini extracomunitari. Purtroppo – aggiunge Rancan - la nostra idea non è nemmeno stata esaminata da questa regione pro immigrati, incapace di rendersi conto che la società ha richiesto un radicale cambio di passo rispetto alle politiche attuate sino ad ora».

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