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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Referendum elettorale: italiani alle urne per cambiare la legge

Si vota domenica 21 e lunedì 22 giugno in tutta Italia. Tre quesiti, ai quali rispondere “Sì” o “no”, per cambiare l'attuale legge elettorale. Il Referendum è stato richiesto da 820mila cittadini. L'Udc piacentina: non andate a votare. Il Pd: votate “sì” perchè “le regole elettorali sono quelle che regolano il potere dei cittadini sulla politica”

voto-200x120Italiani richiamati alle urne: domenica 21 e lunedì 22 giugno, Referendum per modificare l'attuale legge elettorale. Tre, sono i quesiti sui quali gli elettori son chiamati ad esprimersi.

Il 1° e il 2° quesito riguardano l’attribuzione del premio di maggioranza alla lista più votata e l’innalzamento della soglia di sbarramento alla Camera e al Senato. Il 3° quesito referendario, riguarda invece, l’abrogazione delle candidature multiple e di conseguenza, può influire nella scelta di una classe politica.
  Pd: le regole elettorali sono quelle che aumentano o diminuiscono il potere dei cittadini sulla politica  

Il Pd Piacenza, in una nota diffusa ieri sera, invita a votare “sì” a tutti e tre i quesiti, perchè “le regole elettorali” evidenzia la segreteria provinciale “sono quelle che aumentano o diminuiscono il potere che i cittadini hanno sulla politica, sul Parlamento e su chi ci governa”.

Se la destra – scrive ancora il Partito Democratico - sceglie di avvalersi di candidature multiple che mirano solamente al consenso, “fanno immagine, clamore e son buone per tutte le occasioni”, il Pd è, al contrario, “per l'osservanza degli impegni presi con gli elettori e crede fermamente nel rispetto, da parte dei candidati, del mandato a cui sono chiamati al momento della loro elezione”.




L'Unione di Centro piacentina non è affatto d'accordo. “I sostenitori del Referendum vorrebbero peggiorare l'attuale legge prevedendo un sistema bipartitico che assegnerebbe la maggioranza assoluta al primo partito ,anche con solo il 20 %dei voti”. L'indicazione dell'Udc è chiara: non andate a votare. “Ci siamo impegnati a sostenere il ripristino del voto di preferenza, cancellando l'attuale normativa che delega alle segreterie dei partiti la nomina dei parlamentari” sottolineano dalla segreteria provinciale.
  Udc: i sostenitori del Referendum vorrebbero peggiorare l'attuale legge prevedendo un sistema bipartitico  

Il presidente del Comitato promotore del Referendum, Giovanni Guzzetta, lo scorso 27 maggio, aveva esortato così gli elettori: “Tutti coloro che sono contro il referendum sono alleati dello status quo e temono che in Italia si realizzi una vera democrazia avanzata”.

Guzzetta, che della politica non ne ha mai fatto una professione, ha chiesto e ottenuto la consultazione referendaria insieme ad altro 820mila cittadini. Chi induce a non andare a votare, continua Guzzetta, sono “i professionisti della sconfitta e del ricatto politico, che hanno il solo scopo di nascondere la loro paura di competere in un sistema bipartitico, e per fare questo agitano una serie di spauracchi volti a boicottare il Referendum ed a scoraggiare i cittadini dall'andare a votare. Noi vogliamo un'Italia più moderna, e dunque invitiamo tutti a votare e a votare sì".



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