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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Reggi a fianco di Tarasconi e Molinari: «Occasione storica per il territorio»

Il direttore dell'Agenzia del Demanio: «Tarasconi e Molinari coerenti con il progetto politico iniziato tempo fa da Piacenza. Qualcuno vuol riportarci ai tempi dei "pochi ma buoni", ma noi siamo più per aggregarci senza guardare alle ideologie»

Roberto Reggi ha lanciato l’appello finale al voto del 23 novembre per la coppia del Partito Democratico Katia Tarasconi-Gian Luigi Molinari. L’ex sottosegretario, ora direttore dell’Agenzia del Demanio, al point elettorale sul Corso a Piacenza ha voluto sottolineare le motivazioni del suo appoggio “grintoso” all’assessore al commercio e al segretario provinciale. «Con questa conferenza facciamo il nostro ultimo appello al voto – spiega Katia Tarasconi -, chiediamo ai piacentini di esprimere la doppia preferenza, è una cosa già avvenuta alle europee ma mai a livello regionale. Reggi è venuto con grinta per aiutarci in questo nostro appello. In tutti gli incontri con le categorie economiche è sempre uscito un aspetto: non c’è un’altra provincia vicina alla Regione come la nostra, non c’è nessuno così distante da Bologna. La Regione ne deve tenere conto».

«Mancano 3 giorni al voto – ha dichiarato Gian Luigi Molinari - tutte le azioni sono volte per far conoscere alla gente che ci sono le elezioni regionali. Abbiamo impostato lo slogan della grinta, è importante citarlo e attuarlo nei prossimi cinque anni di governo, Piacenza non può essere ancora ultima in regione, dobbiamo lavorare ogni giorno per questo. Sappiamo di poter impegnarci con grinta come abbiamo fatto nella nostra esperienza amministrativa, che poi è un po’ il modo in cui Roberto ha governato per dieci anni Piacenza».

«Io penso che siamo stati per troppo tempo ultimi in regione – ha proseguito Roberto Reggi -. Non siamo stati considerati: non hanno mai ascoltato abbastanza l’osservatorio dei piacentini e rispettato abbastanza la peculiarità del nostro territorio, che è di frontiera, molto vocato e rivolto alla Lombardia. Anche quando c’è stato presidente il nostro concittadino – Pierluigi Bersani, nda - non siamo stati ascoltati, e i nostri rappresentanti in questi anni non sono riusciti a far comprendere il punto di vista piacentino. È il motivo per cui ho sempre guerreggiato un po’ con la regione, perché non comprendevano e non si sforzavano di capire il nostro punto di vista. Ci vuole ora un supplemento di grinta, di volontà. Dell’esperienza di questi due amici – Tarasconi e Molinari - la loro capacità di farsi ascoltare e convincere attraverso la pratica operativa, attraverso i risultati, c’è bisogno. Li sostengo perché sono coerenti con il progetto politico che parte da lontano, da quando immaginammo di sostenere nel 1994 Vaciago con “Alleanza per Piacenza”. Ho fatto parte di un gruppo che ha mantenuto una linea politica identica, aggregando persone senza guardare alla ideologia di appartenenza, ma con il fine di migliorare Piacenza. Ci siamo presi responsabilità anche alla guida del Paese, perché siamo stati coerenti, e il destino personale è sempre venuto dopo. C’è chi è stato temporaneamente in panchina, è successo a me per due anni, ma non ho mai abbandonato. Perciò mi piace lo slogan di Katia e Gian Luigi, “Insieme fin dall’inizio”. Ai due amici che mi sono a fianco auguro questo passaggio in Eegione, è un in bocca al lupo fatto a due fratelli».

«Siamo stati un po’ marginalizzati in passato – rincara la dose Reggi - non c’è stato un momento in storico in cui siamo stati rappresentati bene, neppure quando era Bersani presidente, sembrava quasi che lo disturbassimo. Dobbiamo farci sentire di più e questa è un’occasione importante. L’astensionismo è un problema non solo dell’Emilia, percepiamo sentimenti di sofferenza diffusa negli italiani, non sembra che la politica aiuti, sembra un male che si aggiunge ai disastri già presenti invece con la politica buona si può superare le difficoltà. Già dal prossimo anno vedremo risultati migliori grazie a questo governo, soprattutto nell’occupazione. Renzi produrrà dei risultati nonostante i tempi difficili. Questo Pd non può tornare indietro, una parte del partito vorrebbe riportarla ai tempi dei “pochi ma buoni”, noi siamo per allargarlo, ci rivolgiamo a tutti i cittadini».

 

 

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