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Regionali, sondaggi a confronto: verdetto ancora non chiaro

La rilevazione Winpoll e quella Mg research sulla sfida Bonaccini-Borgonzoni

A poco più di due mesi dalle Elezioni Regionali in Emilia-Romagna tiene l'incertezza sui banchi dei sondaggi, che registrano in maniera univoca solo la tendenza alla contendibilità della regione, elemento una volta decisamente improbabile in un territorio considerato storico granaio di voti per le forze di centrosinistra.

Detto questo, in questi giorni sono due i sondaggi resi pubblici nelle ultime 72 ore a fare parlare di sè, e dal verdetto contrastante. Per il sondaggio effettuato da Winpoll e riportato su Ilsole24Ore Stefano Bonaccini sfiorerebbe la maggioranza assoluta al 50,7 per cento, staccando di otto punti Lucia Borgonzoni ferma al 42,1. Il M5S da solo varrebbe il 6,2 per cento, voti non sommabili tout court ma che, in caso di alleanza, darebbero un margine ancora più solido al governatore uscente.

Una ipotesi queste dell'apparentamento, il cui verdetto è previsto nelle prossime ore: lo stato maggiore regionale grillino infatti oggi sarà a Roma per decidere la linea da tenere in vista del 26 gennaio. Se i grillini eletti locali -a anche la base, va detto- premono per correre a qualsiasi costo, magari agganciandosi a liste locali.

Per i vertici nazionali del movimento invece -tra cui il bolognese Massimo Bugani- sarebbe meglio non presentarsi, anche per non certificare la flessione di un dato che comunque a livello regionale non ha mai brillato, e questo anche per favorire indirettamente la corsa di Bonaccini.

Sondaggi regionali Emilia-Romagna, le rilevazioni

I dati del sondaggio non è però univoco: guardando ai voti di lista, il centrodestra è avanti, con il 47,6 contro 44,8 del centrosinistra. E' qui che i voti grillini sono utili al Pd e agli alleati a sinistra. La dinamica del voto, mappata sul territorio, è abbastanza nitida: il Pd tiene nei grandi centri lungo la via Emilia, ma la 'colata verde' si spande a macchia d'olio nei paesi della provincia e in ampie zone dell'Appennino.

A rinforzo del centrodestra arriva un altro sondaggio, questa volta di segno opposto, elaborato da Mg Research e pubblicato dal sito affaritaliani.it. La coalizione di centrodestra attorno a Lucia Borgonzoni un questo caso sarebbe in testa con un 44-48 per cento contro il 42-46 del centro sinistra di Bonaccini. Il M5S si assesterebbe tra il sei e l'otto per cento e le altre forze tra il 2 e il 4 per cento.

Al ivello di partiti a Lega e il Pd si contendono il primato in una forbice entrambi tra il 32 e il 37 per cento, mentre le coalizioni vedono in testa il centrodestra con ben otto punti in più al 48,5 per cento rispetto al 40 per cento del centrosinistra.

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