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Rifiuti liguri, Dosi: «Sulle emissioni ci sono preoccupazioni immotivate e infondate»

Il sindaco illustra l'operazione nel dettaglio e commenta le voci contrarie all'aiuto dato alla Liguria. «Operazione virtuosa quella portata avanti da Tecnoborgo e Iren. Non esce aria "dolomitica" dalle ciminiere, ma l'incidenza dell'emissioni del termovalorizzatore sono inferiore all'1% dell'inquinamento di Piacenza»

A distanza di un mese dall’accordo tra la Regione Emilia Romagna e la Liguria sullo smaltimento di 10mila tonnellate di rifiuti urbani a Piacenza, il sindaco Paolo Dosi – accompagnato dal vice Francesco Timpano e dall’assessore all’ambiente Giorgio Cisini – sente il bisogno di rispondere a tutte le polemiche e a tutte le «insinuazioni» emerse nel corso di quei giorni. «Da un lato – ha detto il primo cittadino in una conferenza stampa a Palazzo Mercanti – voglio dare un primo bilancio dopo qualche settimana dall’avvio del ricevimento dei rifiuti liguri nell’impianto di Borgoforte; dall’altro mi preme rimarcare come questa operazione sia virtuosa, a fronte di alcune dichiarazioni uscite in queste settimane da associazioni, categorie e consiglieri comunali di minoranza. Vorremmo sottolineare i dati e i parametri veritieri che secondo noi sono stati travisati. In un momento di impossibilità nella gestione dei rifiuti della Liguria, in questa emergenza, c’è un accordo – per ragioni di prossimità, rimarco questo principio – per ricevere 10mila tonnellate di rifiuti urbani in 50 giorni. Tecnoborgo annualmente può smaltire 100mila tonnellate annue tra rifiuti ordinari e speciali: queste 10mila tonnellate di rifiuti urbani di Genova non si vanno ad aggiungere a quanto già in gestione a Piacenza, ma in sostituzione di 10mila tonnellate di rifiuti speciali che verranno dirottati da Borgoforte verso altri territori. Non aumenta né il carico di rifiuti, né le emissioni. I 14 euro dell'accordo - che la Liguria dà al Comune di Piacenza per ogni tonnellata - non sono una voce di ristoro o indennizzo ambientale. Sono un costo accessorio che viene riconosciuto e che, come Amministrazione abbiamo deciso di assegnare alla riduzione delle tariffe dei rifiuti a carico delle famiglie nel 2016». Roberto Paterlini-2

Il primo cittadino ha voluto precisare tutti i punti della questione, compresa una lettera anonima inviata al quotidiano locale da presunti lavoratori di Borgoforte, che segnalava lo scoppio di un incendio all'interno dell'impianto a causa di alcuni rifiuti in eccedenza provenienti da Caserta. «I materiali di scarto provenienti dalla Campania – citati dal quotidiano locale in una lettera anonima - non sono frutto di transazioni segrete tra gli impianti. Sono frutto di un ciclo di gestione di rifiuti ben conosciuto tra gli impianti».

«Tecnoborgo – ha proseguito il sindaco, molto amareggiato delle voci emerse - ha investito negli ultimi anni 20 milioni di euro per ammodernare gli impianti e ridurre le emissioni. Ricordo come il nostro termovalorizzatore, secondo una trasmissione esigente come "Report" della Gabanelli, era citato come “un modello di esempio virtuoso e all’avanguardia in Italia”. L’incidenza dell’emissione del termovalorizzatore è inferiore dell’1% sull’inquinamento della città. È scorretto generare preoccupazione immotivata e infondata nella cittadinanza. Abbiamo invitato le associazioni a Tecnoborgo negli ultimi anni per vedere di persona il corretto funzionamento dell’impianto. Ogni giorno la società pubblica i dati delle emissioni sul proprio sito: rinnovo l’invito anche ai privati cittadini a partecipare all’iniziative. Non c’è nulla da nascondere: non basiamo la comunicazione su notizie non vere, indiscrezioni e voci allusive e infondate. Se avessimo detto di “no”, e le altre città dell’Emilia avessero risposte anch’esse negativamente, credo che i rifiuti genovesi sarebbero finiti a Rotterdam come quelli dell’emergenza napoletana. In Olanda non sono preoccupati dall’arrivo dei rifiuti perché sanno gestirli, così come noi. D'accordo, non esce “aria dolomitica” dai camini di Tecnoborgo, però le emissioni non sono nocive e incidono minimamente sulla città».

Il 15 settembre l’assessore regionale all’ambiente Paola Gazzolo incontrerà a Piacenza istituzioni locali e associazioni ambientaliste per presentare la nuova legge regionale sui rifiuti. «Lì ci sarà un confronto su dati – ha commentato al riguardo Dosi - e non su insinuazioni. Anche in consiglio comunale presenteremo il nuovo registro tumori dell’Azienda sanitaria locale, per dimostrare l’incidenza reale dell’inquinamento nel territorio e le sue ricadute».

Anche Roberto Paterlini, amministratore delegato di Iren Ambiente ha rispedito al mittente le contrarietà all’aiuto offerto alla Liguria. «La Regione Emilia Romagna è sempre solidale per colmare le inefficienze impiantistiche di altri territori. Genova ha problemi, non riesce per la sua struttura urbanistica a promuovere la raccolta differenziata. Abbiamo dovuto trasferire i rifiuti speciali – quelli prodotti dalle aziende - di questa provincia fuori dal territorio per fare spazio ai rifiuti liguri. Dai dati si vede la trasparenza dell’impianto». Dal 1° luglio fino al 25 agosto all’impianto di Tecnoborgo sono arrivare circa 17500 tonnellate di rifiuti. Circa 12.500 sono di rifiuti urbani, dei quali circa 2500 provengono da Genova.

«Abbiamo letto cose sui giornali – ha detto Paterlini - che non corrispondono a verità: incidenze sulle emissioni non ce ne sono. Dall’analisi di Arpa il sistema rifiuti di raccolta e smaltimento a Piacenza contribuisce solo per l’1% all’inquinamento: andate a vedere sul sito di Arpa da dove proviene il 99% dell’inquinamento cittadino». Nel frattempo continua l’arrivo di bilici carichi di rifiuti provenienti dal territorio ligure: dal 6 agosto, per 50 giorni lavorativi, Borgoforte vedrà quotidianamente approdare centinaia di tonnellate ogni giorno.  «Faremo posto ai rifiuti liguri inviando i rifiuti speciali delle aziende piacentine altrove. Andranno a finire, per le loro caratteristiche, in alcune discariche lombarde, in particolare a Pavia. I costi sono equivalenti a quanto avremmo speso smaltendoli a Borgoforte. Non c’è nessun aggravio di costi».

I DATI SULLE EMISSIONI DI AGOSTO

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L’INTERVENTO DEL SINDACO

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