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Ritorna la tassa di soggiorno: si paga dal 1 gennaio 2018

La Giunta Barbieri ha approvato nuovamente la delibera di istituzione della tassa di soggiorno dopo che le ultime due Leggi di Bilancio avevano bloccato il provvedimento assunto dalla Giunta Dosi

Il ritorno della tassa di soggiorno. Il tema si ripropone anche per l’Amministrazione del sindaco Barbieri. La Giunta ha infatti approvato la delibera di istituzione della tassa di soggiorno per chi pernotta nel territorio comunale di Piacenza. La tassa di soggiorno venne approvata già dalla precedente Giunta Dosi nel 2015 e trovò l’ok di commissione e Consiglio Comunale. Peccato che intervenne la Legge di Bilancio a bloccare per ben due anni consecutivi questo escamotage che avrebbe alimentato l’erario dell’ente. La tassa è variabile, a seconda della struttura in cui si soggiorna: si va da 0,50 centesimi al giorno per pensioni e alberghi, ai due euro degli hotel di lusso. Un euro per le strutture di fascia intermedia. Ora è stata ridata la possibilità di introdurla. Era già stato approvato il regolamento nel 2015 e le percentuali delle imposte: la Giunta Barbieri ha ripescato così il regolamento. Con il 1 gennaio 2018 chi si fermerà a dormire in città dovrà pagare questo balzello, che dovrebbe portare nelle casse del Comune poco più di 200mila euro. Il Partito Democratico rivendica l'introduzione della tassa: nei giorni scorsi aveva presentato un ordine del giorno che ricordava la possibilità di re-introdurre la tassa di soggiorno. «Siamo telepatici, si vede, perché ci avevamo pensato già noi a riportare questa delibera in Giunta» - ha commentato l'assessore al bilancio Paolo Passoni.

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