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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Rivergaro

Rivergaro: «La traversa è la soluzione, non si può spingere l’acqua da valle a monte»

L’intervento della sezione del Carroccio di Rivergaro sulla situazione idrica del territorio

«Come spesso succede in Italia – afferma in una nota la sezione Lega Nord Rivergaro unitamente al Dipartimento Agricoltura Ambiente Lega Nord Piacenza - quasi sempre per la verità, le soluzioni più logiche, più semplici, a costo inferiore, con tempi di realizzazioni accettabili non vengono prese in considerazione, vengono anzi messe in disparte. Per entrare nello specifico, parliamo della cosiddetta traversa a fini irrigui a Rivergaro, opera che consentirebbe alle aziende agricole socie del consorzio del Rio Villano di indirizzare il flusso d'acqua necessario ad irrigare i campi durante il periodo estivo. L’impossibilità di scavare nell’alveo del fiume fa sì che sia necessario ogni anno movimentare enormi quantitativi di ghiaia per creare uno sbarramento adeguato per la derivazione dell’acqua. Situazione aggravata dall’impossibilità di poter utilizzare i sassi di notevoli dimensioni, che in passato arrivavano dalle cave bresciane, dopo un esposto degli ambientalisti. La traversa che grazie alla conformazione geologica in prossimazione delle rive di Sant’Agata avrebbe costi, tempi e modalità di realizzazione accessibilissimi è la soluzione definitiva. La realizzazione di questa opera avrebbe ricadute positive non solo sull’agricoltura, ma anche sul turismo in quanto si creerebbe un un laghetto utilizzabile a scopi balneari. Tutti gli attori devono essere consapevoli che la realizzazione di questa traversa deve essere prioritaria, deve seguire un suo iter indipendente e disgiunto da quella che il Consorzio di bonifica vuole realizzare a Mirafiori. Ben venga anche quest’ultima, ci mancherebbe ma quella di Rivergaro non può essere considerata subalterna. Niente e nessuno, dal Consorzio di bonifica alla politica che oggi governa da Rivergaro a Roma, passando per Piacenza e Bologna, può soltanto permettersi di considerare i soci del consorzio del Rio Villano di serie B rispetto ad altri. E' folle solamente pensare di prelevare l’acqua del Trebbia a Mirafiori e pomparla fino a Roveleto Landi, lasciando all’asciutto i terreni da questa frazione rivergarese fino al capoluogo, figuriamoci realizzarlo. Eppure qualcuno insiste in questa idea, alla faccia del buonsenso, delle diseconomie, dei suggerimenti ricevuti. E' vero non dovremmo più meravigliarci di niente, dopo che l’assessore regionale Paola Gazzolo ha affermato che utilizzando l’acqua reflua dai depuratori piacentini si possono irrigare ben 90.000 ettari ovvero 1.170.000 pertiche piacentine. Informazioni che le arrivano forse da Marte. Noi la pensiamo diversamente, siamo gente pratica, che fa e come tutti quelli che fanno a volte sbagliano. Ci rifiutiamo di credere che qualcuno, presidente del Consorzio di bonifica in primis, pensi, e purtroppo pensa da troppo tempo di prelevare acqua a valle e di spingerla a monte con conseguenti spese a livello di realizzazione e di gestione. Speriamo di essere smentiti con i fatti, in attesa di assistere all’annuale teatrino, che potremmo definire comico se non ci fosse di mezzo la sopravvivenza di tante aziende agricole, del rilascio di acqua dal Brugneto. Ma questo è un altro capitolo, ne parleremo tra un mesetto, quando una certa politica - fatta di burocrazia, di pareri di burocrati, di funzionari che si ergono a autorità suprema ed insindacabile - darà il meglio di sé». 

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