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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Villanova sull'Arda

Ctss, Galvani e Rossini: «Ancora tanti interrogativi sui quali occorre fare chiarezza»

I rappresentanti dei Comitati contro il Riordino della sanità piacentina intervengono per commentare la risposta data dall'assessore Regionale Sergio Venturi ai sindaci della provincia, in merito alla futura gestione della struttura ospedaliera di Villanova

«Se fino a ieri avevamo l'ipotesi Cip (il Comitato italiano paralimpico, che dovrebbe gestire l'attuale centro riabilitativo qualora venga davvero riconvertito in un luogo per lo sport dei cittadini affetti da disabilità - ndr), oggi scherzando potremo dire di avere anche Ciop, perchè questa storia sembra scritta da Walt Disney». La definisce così Bruno Galvani, rappresentante dei comitati contro il Piano di riordino della sanità piacentina, la risposta data dall'assessore Regionale Sergio Venturi ai sindaci della provincia, in merito alla futura gestione della struttura ospedaliera di Villanova.

ctss 1 08 2017 sergio lusenti-2«L'assessore Venturi - prosegue Galvani - ammirevolmente si sobbarca il viaggio da Bologna a Piacenza con questo caldo, ma con il suo prevedibile intervento davanti alla Ctss non aggiunge nulla di concreto a quello che già si sapeva sulla vicenda Villanova, lasciando tutti i dubbi del caso. Bene hanno fatto quei sindaci che hanno chiesto qualcosa di davvero tangibile da poter visionare e non aspettare quasi sei mesi per avere una fantomatica bozza di progetto ed intanto votare positivamente il bilancio 2018 dell'Ausl. Il fatto che il voto sia stato spostato nel prossimo mese di ottobre ci dice con chiarezza che qualcosa nel piano di riordino della rete ospedaliera votato lo scorso mese di marzo presenta criticità significative, come in tutti questi mesi i comitati salva sanità pubblica hanno sempre denunciato. E poi la cosa che grida vendetta è che per tagliare 40 posti letto si sta tentando di sacrificare l'ospedale di Villanova dicendo che non vi sono i soldi per adeguarlo ai nuovi standard, mentre misteriosamente saltano fuori i soldi per il centro sportivo e per sostenerne i costi di gestione, che sicuramente saranno significativi».

Anche Elena Rossini, consigliera comunale del Movimento 5 stelle a Fiorenzuola e membra dei comitati, è intervenuta con una nota: «L'assessore Venturi ha trattato, come programmato, del centro paralimpico a Villanova; peccato che il Comitato Italiano Paralimpico, ultracitato durante tutta la conferenza, al momento non c'entri nulla, perché l'ente interviene solo a struttura attrezzata e organizzata in modo tale da essere dichiarata centro del CIP».

ctss 1 08 2017-2«Quando l'assessore Venturi ha parlato dei finanziamenti che arriveranno Villanova - prosegue la Rossini -, per il centro paralimpico, tra il pubblico è stato mostrato un cartello con la scritta "a due anni dalla demolizione, Fiorenzuola non ha i finanziamenti necessari". È facile fare ipotesi di progetti  e dichiarare finanziamenti, diverso è portarli a termine. A Fiorenzuola, nel bando della ricostruzione dell'ospedale diverse parti sono state conteggiate  al rustico  e altre non sono state contemplate, pertanto i 10 milioni stanziati non sono sufficienti a completare l'edificio appena iniziato».

«Tanti sono gli interrogativi senza risposta - termina la nota -. Una cosa è certa: la risicata maggioranza dei sindaci ha votato positivamente al piano di organizzazione della sanità, senza che ci fossero tutti gli stanziamenti per Fiorenzuola, prima che la Regione rispondesse alla mozione sulle sorti di Villanova (e per la quale, però, il sindaco di Piacenza ha dichiarato che ancora essa non è stata inviata in Regione), senza alcun ruolo conferito a Villanova (che non rientra nel piano), con decisione presa in fretta sull'ospedale nuovo a Piacenza e riduzione dei servizi a Castelsangiovanni. Questo non corrisponde alle dichiarazioni inserite nella presentazione del piano: ”Tutti i 4 ospedali della provincia vengono mantenuti e potenziati”. La maggioranza risicata, inoltre, visto il dichiarato pentimento del sindaco di Cerignale di avere votato positivamente, già non ci sarebbe più».

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