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Saccardi ai sindacati Sulpl e Csa: «Hanno la coda di paglia perché chiedo più decoro in città»

Il consigliere del Gruppo Misto scrive al sindaco, al procuratore e al comandante della Polizia Locale: «Offeso dalle parole dei due sindacati, istigano a delinquere nei miei confronti, presenterò querela»

L’introduzione del periodo di sperimentazione per il taser in dotazione al corpo di Polizia Locale di Piacenza aveva messo d’accordo il Consiglio. Tranne due astensioni, quasi tutto il Consiglio comunale aveva votato all’unanimità il provvedimento. Mauro Saccardi, consigliere del Gruppo Misto, aveva però evidenziato che gli agenti della Polizia Locale sono già in possesso di diversi strumenti per la loro operatività. «Bene il taser – disse Saccardi in aula - e la sperimentazione. Faccio però notare che i nostri agenti hanno già manette, pistola, spray urticante, manganello-sfollagente e ora il taser. Probabilmente i marines americani sono meno attrezzati in un territorio di guerra. Questi strumenti sono indispensabili, ma sarebbe importante sapere anche quante volte hanno usato manganelli e pistole in questi anni. Non carichiamoli troppo, non sono poliziotti, non sono forze dell’ordine. I vigili urbani devono andare incontro a situazioni diverse. Forse dovrebbero girare più in città con i blocchetto bianco e rosa per dare sanzioni ad abusivi e accattoni». Letto il resoconto consiliare de “IlPiacenza.it” sulla discussione in aula, i sindacati Sulpl e Csa hanno poi voluto rispondere a distanza a Saccardi, con toni ancora più aspri. Toni che non sono per niente piaciuti al consigliere, che ha inviato una lettera al Procuratore della Repubblica, al sindaco Patrizia Barbieri, al comandante della Polizia Locale Giorgio Benvenuti, per lamentarsi del trattamento ricevuto, e sta ora meditando di sporgere querela. «Mi domando – segnala Saccardi – per quale ragione i sindacati abbiano deciso di insultare un consigliere comunale, violando peraltro il principio dell’educazione istituzionale. Forse si sentono la coda di paglia perché il sottoscritto ha più volte richiesto un maggiore decoro della città, attraverso l’intervento della Polizia Locale. Hanno preferito attaccare la mia persona definendomi “risibile” (sinonimo di ridicolo), “ignorante”, hanno affermato che dico “castronerie” e che dovrei tacere. Cosa ancora più grave, hanno affermato che in caso di necessità di un loro intervento, andranno a depositare in comando l’arma e tutti gli strumenti di autotutela, taser compreso. Io non ci sto, ho già dato mandato ai miei legali di procedere a tutela della mia onorabilità». Saccardi ha inoltre chiesto al procuratore di valutare se si possa parlare di “istigazione a delinquere” quando i sindacati annunciano che la Polizia Locale non interverrà in caso di bisogno nei suoi confronti.

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