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«Salvini pupazzo ridicolo, si comporta da sceriffo perché ci vuole sudditi»

Duro intervento del ministro De Micheli: «Campagna elettorale di Bonaccini coerente con gli ultimi 5 anni. Cosa ha fatto Salvini per Piacenza? Ha cambiato un cartello autostradale»

«Credo che la campagna elettorale di Stefano Bonaccini e del centrosinistra sia stata uguale agli ultimi cinque anni di lavoro sul territorio, a differenza del centrodestra». Così Paola De Micheli, ministro dei trasporti e delle infrastrutture (ed ex vicesegretario del Partito Democratico) è intervenuta nelle scorse ore in uno degli ultimi appuntamenti elettorali del suo partito, in vista delle Elezioni Regionali di domenica 26 gennaio. «Ci siamo stati ogni giorno su ogni problema in questa regione – ha osservato De Micheli - ne abbiamo risolti tanti. Bonaccini non è venuto a Piacenza solo per fare campagna elettorale, ci è venuto anche prima per portare i soldi per le nostre palestre, per il nuovo ospedale, per le strade. Ci ha dato una grande mano, abbiamo risolto insieme la questione dell’ospedale di Villanova. L’elenco delle cose fatte  è lungo».

Il ministro vede con favore il risultato elettorale di domenica 26. «Credo che vinceremo – ha dichiarato - perché abbiamo dato risposte alle persone. Il centrodestra a Piacenza cosa ha fatto? Ha consentito a Salvini di cambiare il cartello di “Piacenza Nord” in “Basso Lodigiano”, tutto qui. Salvini è venuto nella nostra città diverse volte a fare compagna e ci ha lasciato come eredità solo il cambio di un cartello stradale». Il ministro, che è stato attaccato proprio dal leader leghista durante la visita sul Facsal - «Pensavo non si potesse fare peggio di Toninelli come ministro dei trasporti», ha dichiarato l’ex vicepremier – ha stigmatizzato l’ormai celebre iniziativa di Salvini al Pilastro a Bologna. «E’ stata una sceneggiata, un episodio grave, ha fatto lo sceriffo, visto che siamo vicini a carnevale. E’ diventato un pupazzo ridicolo che è andato a offendere una famiglia che probabilmente non ha niente a che vedere con la droga. Chi è lui per decidere chi sono le persone e cosa fanno nella vita. È un senatore, se tutti i senatori facessero come lui…La verità è che vuole dei sudditi, vuole decidere chi sei e cosa sei. Ma gli emiliano-romagnoli non lo sono. Siamo liberi cittadini».

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