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San Damiano, il Ministero della Difesa: «Disponibili a valutare un progetto»

Il ministero della Difesa ha risposto ai quattro consiglieri regionali piacentini, e al presidente della Provincia Francesco Rolleri, che hanno chiesto di discutere la possibilità di un Dual Use dell'aeroporto di San Damiano

Il ministero della Difesa ha risposto ai quattro consiglieri regionali piacentini, e al presidente della Provincia Francesco Rolleri, che hanno chiesto di discutere la possibilità di un Dual Use dell’aeroporto di San Damiano (ora militare). La Difesa è disponibile a un incontro. E lunedì Rolleri chiederà un appuntamento.

Il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, si è detto disponibile a valutare il progetto piacentino e ha risposto a Rolleri: «…ho già dato mandato alle strutture competenti di procedere ad una sollecita analisi della fattibilità di una operazione che contempli una convivenza di attività, militari e civili, nell'infrastruttura aeroportuale. Sono quindi disponibile ad incontrarLa quanto prima, in modo da approfondire nel dettaglio le possibili linee d’azione».

Soddisfazione - anche se tutto viene definito come “possibilità” - è stata espressa da Rolleri e dai consiglieri Katia Tarasconi (Pd), Matteo Rancan (Lega) e Tommaso Foti (Fratelli’d’Italia), assente Gian Luigi Molinari (Pd) impegnato a Bologna.

Se il sottosegretario parla di “convivenza” tra militari e civili, il progetto tripartisan invece procede spedito, con le dichiarazioni verso aeroporto merci legato alla logistica, anche se Rolleri non ha escluso altri usi: aeroporto civile o per la Protezione Civile. Tutto questo, non prima di aver dato il via a una serie di passaggi. Il primo sarà un tavolo tecnico, con professionisti ed esperti, i cui componenti dovranno essere individuati. Un altro step - quanto mai fondamentale - sarà l’incontro con le categorie economiche a cui sottoporre il “sogno”: Associazione Industriali e Camera di Commercio su tutte. lettera difesa san damiano-2

Ufficiale di collegamento dell’operazione è Roberto Reggi, ringraziato da Rolleri, per la task force con l’Agenzia del Demanio. «Si è aperto un canale di comunicazione - ha esordito Rolleri - ora occorre avviare il tavolo tecnico istituzionale» che dovrà valutare la fattibilità dell’idea.

Tarasconi ha subito acquisito il target mettendo nel mirino gli industriali la Camera di commercio «per attivare i canali imprenditoriali legati al progetto e agli investimenti. Il nostro lavoro sta dando frutti incredibili e inaspettati». Stupito della velocità della risposta si è detto Foti: «E’ più di un’apertura di credito. Con l’assessore Donini abbiamo parlato dello stato di fatto, dopo la chiusura del 50° Stormo. E’ un’occasione imperdibile. Se andrà a buon fine, ne vedremo i frutti e la risposta la darà il mercato».

Secondo Rancan, «il progetto è ambizioso e valorizzerà il territorio piacentino. Non si tratta solo di logistica, ma anche dell’indotto che può generare e dell’economia dilunghi che ruotano intorno alla base. La risposta del ministero è un segnale che il territorio unito sta facendo bene».

Durante la conferenza stampa sono poi stati toccati i temi delle infrastrutture da modificare e dell’attrazione di investitori. «Importante è aver l’aeroporto - ha sottolineato Tarasconi - e di usi misti ce ne sono tanti in Italia: Ciampino, Brindisi, Trapani, Pisa. Altrimenti come facciamo ad avere gli investitori?».

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